(1.2.06) ELEZIONI COMUNALI: LE COSE SI COMPLICANO - Alcuni giorni fa abbiamo dato notizia di incontri e di ipotesi di accordi tra il Centro Popolare Galatrese e il Gruppo degli Indipendenti di Sinistra (vedi articolo Alleanze e scissioni). In entrambe le formazioni parapartitiche si sono però ben presto fatti sentire i malpancisti, quelli che, dopo aver abbozzato (o finto di abbozzare) di fronte ad una risicata ed incerta maggioranza, hanno ripreso ad avanzare riserve su riserve, finendo, a quanto pare, per avere la meglio.
Le dimissioni da consigliere dell'ex assessore Paolo Villelli, arrivate inaspettatamente in limine al Consiglio comunale di lunedì 30 Gennaio, sarebbero da interpretare come un gesto estremo di protesta nei confronti dei malpancisti del suo gruppo (GIS). Mentre Villelli avrebbe voluto chiudere subito l'accordo col CPG, col Nuovo PSI, con Rifondazione e forse anche con lo SDI, dando luogo ad una grande alleanza antidiesse (leggi antiCuppari), i suoi amici o compagni (ormai ex amici o ex compagni) si sono ricordati di essere il Gruppo degli Indipendenti di Sinistra e di avere, non foss'altro che per una questione puramente onomastica, il dovere di verificare, quantomeno, se sono davvero esauriti, a sinistra, tutti i margini per una possibile mediazione.
Così tutto è tornato in alto mare, mentre si acuiscono le difficoltà, nei vari gruppi, di trovare un criterio per dirimere le controversie tra aspiranti quanto mai decisi ad avere la meglio. C'è da chiedersi: come mai nessuno pensa alle primarie? Quali sono le ragioni cogenti per scartarle a priori?
Per consultare la nuova situazione del Consiglio Comunale, o ciò che resta di esso, dopo l'autoterminazione di Villelli, andare sul sito ufficiale del Comune.
(9.2.06) DOCUMENTO DI MEZZA SINISTRA - La conventio ad excludendum di cui dicevamo l'altro ieri - vedi articolo Centro Popolare Galatrese: habemus papam - si è concretizzata in un documento (visualizza in formato PDF), che circolava in paese già nella giornata di domenica, in calce al quale hanno apposto le firme i rappresentanti del GIS (Gruppo Indipendenti di Sinistra, leggi i resti dell'Amministrazione dopo l'addio di Villelli e l'approdo in altri lidi di Pronestì), dello SDI, di Rifondazione Comunista, del Partito dei Comunisti italiani (che è ancora in gestazione: a promuoverlo è il consigliere Pronestì, la cui firma sancisce l'adesione della nascitura sezione del partito di Cossutta e Diliberto) e di un non meglio identificabile Movimento della Montagna.
Quanto ai Diesse, sono stati invitati ad esprimersi sulla formazione del coordinamento, in pratica sono stati messi di fronte alle alternative di "prendere o lasciare", aderire cioè ai contenuti del documento o andare per la loro strada.
Come il lettore potrà facilmente evincere dal testo che pubblichiamo integralmente, le basi su cui dovrà nascere la nuova sinistra galatrese si sostanziano in un bilancio fortemente critico, vicino ad una condanna senz'appello, dell'esperienza politico-amministrativa degli ultimi cinque anni, bilancio a cui seguono affermazioni circa propositi di rinnovamento di uomini, metodi e programmi.
A guidare il processo di rinnovamento dovrebbe essere un coordinamento formato da tre rappresentanti per partito o gruppo politico organizzato che assumerà le proprie decisioni "a maggioranza assoluta dei componenti". L'esito del processo così avviato dovrà essere la formazione della lista secondo criteri di rinnovamento totale .
Alcuni interrogativi ci paiono inevitabili.
1) Qual è la rappresentatività delle forze firmatarie del documento rispetto all'insieme della sinistra galatrese? Stando al criterio seguito basta che tre cittadini si autocertifichino di sinistra e si costituiscano in gruppo per entrare nel coordinamento con tre rappresentanti. Sarebbe serio?
2) Che vuol dire "totale discontinuità con il passato?" Qui il giudizio negativo pare estendersi a tutta l'esperienza della sinistra negli ultimi vent'anni. Si tratta però di un giudizio che non potrà certo venire condiviso da quanti sono stati protagonisti di quell'esperienza e che, pur ammettendo di aver fatto errori, non ammetteranno di essere stati i soli a farne. Non sono certo meno errori, infatti, quelli degli esponenti della sinistra che hanno appoggiato o si sono candidati in formazioni di centrodestra. Ma se escludiamo tutti in omaggio al "rinnovamento totale", chi si candiderà mai? Si vuole forse importare dall'estero il personale politico per formare la lista?
3) E' strana, o quantomeno datata - anni Settanta -, la identificazione delle sedi politiche e di quelle istituzionali. E' un dato acquisito della cultura politica degli ultimi decenni che i partiti sono una cosa e le istituzioni un'altra, proprio per il ruolo di raccordo che i primi (i partiti) sono chiamati a svolgere tra i cittadini e, appunto, le istituzioni. Questo volersi istituzionalizzare già nello "stato nascente" suona invero assai sgradevole.
4) Lo stato attuale di divisione e lacerazione della sinistra richiede, prima del rinnovamento, l'azzeramento, con l'avvio di una fase rifondativa o (ri)costituente che dir si voglia, a cui soltanto potrà essere demandata l'opzione del rinnovamento. Un metodo diverso serve soltanto a far partire in vantaggio alcuni rispetto ad altri, con prevedibili ulteriori conseguenze di divisione e lacerazione.
Ci si chiede infine: a sinistra si è ancora capaci di fare ragionamenti politici, con teste politiche, o prevalgono componenti, non diciamo passionali - che sarebbe nobilitante - ma viscerali?
(24.2.06) CENTRALE IDROELETTRICA IN FORSE - La costruzione della centrale idroelettrica prevista nel territorio di Galatro (vedi articolo Due centrali idroelettriche nel comune di Galatro ed Espropri per impianto idroelettrico sul sito del Comune), viene osteggiata dal consigliere regionale di Rifondazione Comunista Damiano Guagliardi che ha prodotto un'interrogazione in merito ai presidenti del Consiglio e della Giunta Regionale della Calabria.
Egli auspica che vengano assunte le opportune iniziative atte ad impedire la costruzione dell'impianto idroelettrico nel comune di Galatro. Secondo il consigliere la costruzione di tale impianto rientrerebbe in una logica di spreco di denaro e risorse pubbliche poichè nella zona esiste già un'altra centrale che potrebbe sopperire ai fabbisogni del territorio.
Inoltre la realizzazione dell'impianto determinerebbe il quasi completo prosciugamento delle fiumare Eia e Potame, con gravi ricadute negative sull'ecosistema.
Nella stessa zona, secondo Guagliardi, l'utilizzazione dell'invaso della diga sul fiume Metramo avrebbe potenzialità di sfruttamento idroelettrico di gran lunga superiori. Si aggraverebbero inoltre il dissesto idrogeologico e le difficoltà degli agricoltori, già in difficili condizioni economiche.
Come al solito fantasiosa la trovata di Melo Cordiani che ha realizzato un carro di ambientazione orientale con un buffo incantatore di serpenti.
Al seguito del carro costumi orientali con tanto di turbanti in testa.
Il carro di Ocello dedicato al circo ha diffuso una divertente poesiola:
Stasira agli novi siti tutti mbitati
o spettaculu du circu strangugghiuni
aundi potiti ammirari rarissimi nimali:
u goleu ballarinu,
i piditari in cuncertu,
u pisci cantanti e o gadu orbu equilibrista,
u cani scaddatu e u surici abbruschiatu,
a buffa ciangiulina e u ciucciu scontricatu.
In esclusiva poi assistiti
arrisati du lapuni 'nta canna
e ai cozzutumbula da serpi spilettata.
V'arriccumandu no mancati,
fujiti tutti,
ma stati attenti nommu vi ruppiti l'anchi.
Dietro il carro un festoso corteo di clown, buffoni e pagliacci d'ogni specie.
Un altro interessante carro aveva come protagonista un personaggio di colore con una cesta in mano.
Su un carro una danzatrice eseguiva suggestive piroette.