(5.2.11) "LA MIA STORIA, LA TUA VITA": UN PROGETTO CHE HA COINVOLTO ANCHE GALATRO - La mia storia, la tua vita, è questo il titolo di un progetto di Servizio Civile che sei giovani volontari: Cortese Francesco, Crea Viviana, Cuscunà Francesca, Giacobbe Raffaele, Marcianò Giovanni, Masso Roberta sotto la guida del loro Olp Celestino Gagliardi hanno intrapreso da oramai quasi un anno e stanno portando a compimento nel comune di Galatro.
Il progetto, promosso dalla Provincia di Reggio Calabria, Assessorato ai Servizi Sociali, guidato dall’Ass. Prov. Attilio Tucci e diretto dalla Dott.sa Alessandra Bordini, si è snodato su tutto il territorio provinciale. Infatti i 24 volontari iniziali sono stati suddivisi in 4 gruppi e dislocati su aree diverse del territorio, ma con un unico obiettivo: studiare l’evoluzione sociale dei piccoli paesi partendo da un punto di vista delle donne; partire da ieri per arrivare ad oggi e continuare poi domani.
Perno principale del progetto sono state le donne anziane, che attraverso le loro vite, i loro vissuti, hanno permesso di ripercorrere quella che è stata l’evoluzione del mondo femminile in un contesto com’è quello di Galatro.
Dopo i primi mesi del progetto, fatto di ricerche di dati ufficiali, ci dice Francesca, una delle volontarie del servizio civile, sono state fatte delle interviste, cercando di toccare i temi più vari, partendo da quello che era il matrimonio, passando per le tradizioni, per arrivare a far confronto tra loro e le donne giovani.
E Roberta ci aggiunge: Tutte comunque sembravano attendere il momento per poter raccontare la loro storia, di affidarla a qualcuno che magari potesse comprendere il motivo di tante scelte e di tanti sacrifici.
Si tratta di donne nate e cresciute nei piccoli paesi dell’hinterland della Piana, ci spiega Raffaele, ma che comunque hanno trascorso gran parte della loro vita a Galatro e nel tempo queste donne non sono rimaste solo mogli o madri, ma accanto a questo ruolo primario, anche lavoratrici.
Giovanni e Francesco ci confermano quello che avevamo già intuito: Abbiamo iniziato questo lavoro con grande entusiasmo, che è cresciuto man mano che siamo andati avanti, parlando con le persone.
Infine Viviana conclude: Speriamo che da questo nostro lavoro di studio ne venga fuori qualcosa che aiuti a capire quello che è stato, a migliorare in generale la condizione di vita, soprattutto delle donne.
I volontari hanno compiuto degli studi sia statistici, che socioculturali, ma senza mai prescindere da quello che era il loro intento: far parlare chi dentro di se racchiude la storia, far condividere il vissuto perché sia monito e incoraggiamento per le nuove generazioni.
Nell’imminente conclusione del progetto, i volontari si preparano a diffondere i loro studi e le informazioni raccolte attraverso vari incontri che si terranno nelle prossime settimane nelle scuole di Galatro, con le associazioni del posto per chiudere poi con un evento finale, in collaborazione con il Comune, in cui i risultati del progetto saranno presentati alla cittadinanza. Durante gli incontri sarà diffuso del materiale informativo.
Al tal fine i volontari ritengono opportuno dover ringraziare l’Amministrazione Comunale che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa ed anche i volontari, l’Amministrazione Provinciale che ha creato questa opportunità, e infine, ma non per importanza, tutte le squisite signore che hanno condiviso con noi la loro vita dando forma e sostanza a questo progetto.
(8.2.11) NUOVO INQUIETANTE EPISODIO RICONDUCIBILE ALLA POLITICA? - Nuovo inquietante episodio dopo l’attentato alla casetta colonica di proprietà del sindaco e la grave offesa alla chiesa locale.
Questa volta si è trattato del rinvenimento di due fucili da caccia, del tipo automatico e caricati a pallettoni, nel terreno retrostante la casa in costruzione dei fratelli Mario e Fortunato Lucia, lungo l’argine destro del Fermano, sulla strada delle terme.
La dinamica del ritrovamento potrebbe essere stata prevista e pianificata, essendo stati disseminati di sterco i due piani dell’abitazione - ancora allo stato di rustico - in modo da attrarre chi fosse arrivato sul cantiere verso il punto dal quale non avrebbe potuto non vedere l’involucro – un sacchetto normalmente usato per la raccolta dei rifiuti solidi urbani - dal quale fuorusciva il calcio di uno dei fucili.
I fratelli Lucia hanno immediatamente sporto denuncia alla locale stazione dei Carabinieri i quali, recatisi sul posto, hanno effettuato, sotto la direzione del maresciallo Giuliani, tutti i rilievi del caso, ovviamente provvedendo al ritiro dei “corpora criminis” per più accurate analisi.
In attesa di novità dalle indagini, si rincorrono le ipotesi sulla possibile pista politica, accreditata dal ruolo di consigliere di minoranza ricoperto da Mario Lucia nel consiglio comunale in scadenza e dalla sua attiva partecipazione, in qualità di leader del circolo dei popolari liberali, alla costruzione di una nuova coalizione in vista delle elezioni di primavera. Tra l’altro, essendo entrambi i fratelli Lucia stimati professionisti lontani le mille miglia da qualsiasi tipo di liaisons dangereuses, non si può che pensare alla politica, con un sovrappiù d’inquietudine.
Certo si è che la situazione merita un’ulteriore analisi, un ulteriore sforzo di approfondimento da parte della politica, sforzo che non si esaurisca nelle scontate espressioni di condanna del fatto e di solidarietà alle vittime.
L’Amministrazione Comunale, in tutte le sue componenti, esprime piena solidarietà al consigliere Mario Lucia ed al fratello dott. Fortunato per il vile atto intimidatorio di cui sono stati destinatari in una delle scorse notti e, nel manifestare ferma condanna contro ogni forma di sopraffazione, invita tutti i cittadini ad una sempre più attenta vigilanza per fermare sul nascere ogni cenno di prepotente minaccia.
Il nostro paese, come da più parti è stato sempre riconosciuto, vanta una storia di civile convivenza che deve essere difesa e tutelata da ogni forma di violenza e non può essere offuscata da condizionamenti malavitosi che tutti insieme abbiamo il dovere di combattere e soffocare sul nascere.
Prima gli inqualificabili episodi contro il Sindaco e contro il Parroco, dopo quello contro il Consigliere Mario Lucia, hanno turbato l’intera collettività. Non dobbiamo consentire che la pericolosa deriva delinquenziale renda difficile il clima di convivenza sociale di Galatro.
E’ per questo motivo che invitiamo i cittadini, le forze politiche, la Chiesa e tutte organizzazioni sociali e culturali a vigilare e reagire per difendere la libertà e la democrazia.
Si chiede, infine, alle Forze dell’ordine, alla Magistratura, di vigilare, di attenzionare di più e meglio Galatro, al fine di prevenire, con azioni mirate, ogni forma di emergenza sociale.
Solo così Galatro potrà continuare ad essere un’oasi di pace e di democrazia.
Galatro, febbraio 2011
p. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Il Sindaco: Carmelo Panetta