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< giu 11 Cronache - Luglio 2011 ago 11 >

3.7.11 - I voti degli esami

8.7.11 - Laurea in Giurisprudenza a Brescia

Biagio Cirillo

10.7.11 - Laurea specialistica in Psicologia clinica

14.7.11 - Sulle terme l'incognita di una nuova gestione

19.7.11 - Iniziative estive dell'Ados

19.7.11 - Sulla polemica del neo direttore delle Terme

21.7.11 - Mons. Luciano Bux dopo 11 anni lascia la diocesi

Michele Scozzarra

23.7.11 - Un nuovo dottore in Biologia

26.7.11 - La colonia marina per anziani 2011

Irene Mandaglio

28.7.11 - Assemblea e Consiglio Direttivo alla Pro Loco

Salvatore Sorrentino

29.7.11 - Il Palio della Gastronomia

Michele Scozzarra

31.7.11 - Un'istanza per la messa in sicurezza del Metramo

Francesca Cordiani





(3.7.11) I VOTI DEGLI ESAMI - Sono stati assegnati diversi voti alti agli esami di Stato di licenza media conclusisi presso l'Istituto Comprensivo "R. Distilo" di Galatro. Nessuno dei diciotto candidati ha però ottenuto il massimo, ovvero il dieci. Ecco l'elenco completo dei risultati:

Calvi DesiréSei
Distilo FrancescoOtto
Furfaro FrancescoSei
Gullì CarmelaSette
Lainà AndreaSette
Macrì MariaSette
Mandaglio KevinSette
Marafioti MariagraziaOtto
Nicolaci EleonoraNove
Panuccio ManueleSette
Pizzimenti JosephNove
Pronestì EmanuelaNove
Scinica GiuseppeNove
Shkvarca OlhaSei
Sibio FrancescoSei
Sorrentino CarmeloSette
Vigliarolo RossanaSette
Zito CarmelaNove


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(8.7.11) LAUREA IN GIURISPRUDENZA A BRESCIA (Biagio Cirillo) - Apprendo con piacere che Anita Sorrenti figlia di nostri compaesani emigrati a Lumezzane (Brescia), ha conseguito la laurea in Giurisprudenza all’Università degli studi di Brescia col punteggio di 103/110. Anita nella sua tesi ha trattato l’argomento della "nascita indesiderata".
I miei migliori auguri, assieme a quelli di tutta la Redazione, vanno alla futura avvocatessa e alla splendida famiglia galatrese Sorrenti-Gerace.

Ecco la lista aggiornata dei
laureati galatresi.

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(10.7.11) LAUREA SPECIALISTICA IN PSICOLOGIA CLINICA - Alcuni giorni fa, presso la Pontificia Università Salesiana di Roma, la nostra giovane concittadina Margherita Cirillo ha conseguito la laurea specialistica in Psicologia clinica e di comunità ricevendo gli elogi dei docenti per l'impegno e la serietà con cui ha portato a termine una complicata ricerca sull'Espressione emozionale scritta come metodo di promozione del benessere. Si tratta di una tecnica di scrittura messa a punto da un docente e ricercatore texano, il dott. Pennebaker. I risultati della ricerca saranno pubblicati su alcune riviste scentifiche internazionali. A Margherita e stato inoltre offerto un lavoro all'Università di Chieti per continuare lì la sua ricerca, una volta terminato il tirocinio.
Tra quanti hanno contribuito alla realizzazione del lavoro, ciascuno in misura diversa, la giovane dottoressa ringrazia in modo particolare la prof.ssa Anna Rita Colasanti, il professor Lucio Sibilia, la dott.ssa Francesca Romana Alparone. Un grande ringraziamento infine all'Università Pontificia Salesiana nella persona del Decano della Facoltà di Scienze dell'Educazione, prof. Francesco Casella e in quella del prof. Zbigniew Formella per il loro sostegno e il loro incoraggiamento, anche con la messa a disposizione di alcune aule per la realizzazione pratica della ricerca.
A Margherita ed ai suoi familiari le migliori congratulazioni di Galatro Terme News.

Visualizza l'elenco dei
laureati galatresi.

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(14.7.11) SULLE TERME L'INCOGNITA DI UNA NUOVA GESTIONE - Qualche giorno fa sono apparsi, prima nei paesi e nelle strade del circondario, poi a Galatro, dei manifesti che, in una veste grafica dimessa, annunciavano l’avvento della nuova gestione delle Terme e i nuovi servizi che questa era lieta di offrire alla gentile utenza.
Si è così saputo, accidentalmente, che alle Terme c’è una nuova gestione, della quale però non si conosce nulla, né referenze né programmi.
Si sa soltanto che è il frutto della vendita della quota Sayonara da parte del tribunale fallimentare di Vibo Valentia, tutto qui. Quanto alla quota Smedile della Terme Service srl., essa rimane, per ora, in capite al vecchio socio, cioè non sarebbe, quantomeno de iure, passata di mano. Pino Smedile è però scomparso dalla circolazione e, stando ai si dice, si sarebbe dimesso da - o comunque avrebbe perso - tutte le cariche.
Sul piano strettamente operativo la nuova gestione si connota essenzialmente per due fatti: 1°) il licenziamento – cioè la mancata riassunzione - dei due medici di medicina generale, entrambi di Galatro, di cui una, la dottoressa Carmelina Massara, rappresenta la memoria storica delle Terme, avendovi lavorato ininterrottamente dal 1996 al 2010; 2°) il gelo con l’Amministrazione Comunale, che non ha gradito il nuovo scenario e sta muovendosi alla ricerca di una via d’uscita individuata nella risoluzione del contratto. Si tratta, però, di un obiettivo che, quand’anche venisse raggiunto in tempi brevi, non potrebbe che essere interlocutorio, dovendosi attivare immediatamente dopo una nuova formula gestionale sulla cui definizione l’Amministrazione starebbe già concentrando gli sforzi.
Infine, si è saputo nei giorni scorsi, con un anno di ritardo, dell’annullamento, da parte del TAR di Catanzaro, di alcuni provvedimenti dell’autorità giudiziaria che interdivano alla società concessionaria della gestione l’accesso ai contributi regionali. Benché dall’esito favorevole, si tratta di una vicenda che non rappresenta certo il massimo, in termini d’immagine, per le nostre terme. Sul cielo delle quali le nubi non pare siano destinate a diradarsi velocemente.

Nella foto: scorcio delle Terme di Galatro.


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(19.7.11) INIZIATIVE ESTIVE DELL'ADOS - Vi proponiamo nelle locandine in basso le interessanti attività che l'Ados (Associazione Donne Organizzate Socialmente) di Galatro ha inteso organizzare per riempire l'estate 2011 dei ragazzi diversamente abili, in gran parte finanziandole con i fondi del 5 per mille.






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(19.7.11) SULLA POLEMICA DEL NEO DIRETTORE DELLE TERME - Domenica 17 luglio sono apparsi sui muri di Galatro dei manifesti formato lenzuolo da parte della nuova società concessionaria delle Terme, che nell’occasione abbiamo appreso chiamarsi Proter Parma SRL – nome, invero, che evoca più il prosciutto che le apparecchiature elettromedicali.
Poiché nel post scriptum siamo chiamati in causa per aver proferito non meglio precisate “sciocchezze” nell’articolo
Sulle terme l’incognita di una nuova gestione, è il caso di soffermarsi su queste asserite “sciocchezze” per verificare se sono effettivamente tali. Potrebbero esserlo, non si sa mai visto che non siamo depositari di nessuna verità rivelata.
La prima “sciocchezza” sarebbe che si è appreso dai manifesti pubblicitari dell’avvento della nuova gestione. Evidentemente c’è stata qualche precedente uscita pubblica che ci sarà sfuggita. Se così è il direttore generale firmatario del manifesto ci deve dire quando e come avrebbe avuto luogo. Se non è in grado di farlo allora quella che abbiamo riportato non è una “sciocchezza” ma una cosa vera.
La seconda “sciocchezza” potrebbe essere il gelo con l’Amministrazione Comunale. In tal caso però il digì delle Terme smentisce se stesso visto che polemizza con l’Amministrazione (aggiungiamo inopinatamente, trattandosi del dirigente di una società che è concessionaria di un bene comunale. Per intenderci: con l’Amministrazione abbiamo il diritto-dovere di polemizzare, quando riteniamo sia il caso, noi – così come tutti i cittadini di Galatro - non lui, a prescindere dal colore e dalle persone che la rappresentano pro tempore).
La terza “sciocchezza” sarebbe il licenziamento dei due medici galatresi. A parte la credibilità dei particolari e delle circostanze, riferiti dal digì, nelle quali sarebbe avvenuto, è un fatto incontestabile che sia avvenuto, altrimenti egli non potrebbe riferirne, appunto, né i particolari né le circostanze.
Infine la quarta “sciocchezza”. E’ vero che l’accesso ai contributi regionali è stato ripristinato dal Prefetto. Altrettanto vero è, però, che il Prefetto ha eseguito delle sentenze del Tar conseguenti a un provvedimento dell’autorità giudiziaria impugnato dalla Terme Service. Altrimenti non si capirebbe perché e da chi il Tar sia stato adito e quale sia stato l’oggetto della causa, la res de qua iudicium est.
Un’ultima considerazione, inevitabile: noi, così come tutti i cittadini di Galatro, avremmo gradito che il nuovo Direttore delle Terme parlasse di programmi di sviluppo, di piano occupazionale e del marketing, invece di avvitarsi in una polemica insulsa sotto forma di lettera aperta, peraltro senza indicazione del destinatario. Lettera pure non ben riuscita visto che non si contano gli strafalcioni che contiene e che depongono certo male per le strategie che l’ufficio comunicazione e marketing sarà, pensiamo e ci auguriamo, chiamato a dispiegare.

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(21.7.11) MONS. LUCIANO BUX DOPO 11 ANNI LASCIA LA DIOCESI (Michele Scozzarra) - Giorno 30 giugno nella Cattedrale di Oppido, in occasione del suo 50° anniversario di ordinazione sacerdotale, grandi festeggiamenti per Mons. Luciano Bux, Vescovo della Diocesi di Oppido-Palmi: otto Vescovi e Arcivescovi, il clero diocesano quasi al completo, autorità civili e militari, tanti fedeli hanno voluto ricordare gli undici anni di episcopato oltre ai 50 di sacerdozio del nostro Vescovo.
E’ stato il Vicario generale, Mons. Pino Demasi, che all’inizio della celebrazione, nel dare lettura del messaggio che il Santo Padre S. S. Benedetto XVI aveva inviato a Mons. Bux in occasione del suo 50° anniversario di ordinazione presbiterale, ha indirizzato il saluto della Diocesi al proprio Vescovo: “Siamo qui, caro Vescovo Luciano, per dirti il nostro grazie e per esprimerti il nostro augurio… Sono tanti i motivi per esprimerti la nostra gratitudine. Non li elenco per non fare violenza alla tua personalità di uomo che ha preferito vivere sempre nell’interiorità e meno nella visibilità. Ma sta proprio in questa profonda interiorità, la sintesi del tuo ministero ed il motivo fondamentale del nostro grazie. Hai insegnato a tutti ad abbandonarci nelle mani di Dio ed a noi preti a vivere il nostro ministero pastorale secondo la logica di Dio e non secondo le attese degli uomini”.
Mons. Luciano Bux è nato a Bari il 29 giugno del 1936 ed è stato ordinato sacerdote nel 1961 da mons. Enrico Nicodemo, svolgendo per 12 anni il ministero sacerdotale nella Parrocchia di San Pasquale in Bari. Dal 1976, con l’incoraggiamento di mons. Anastasio Ballestrero e mons. Mariano Magrassi, coadiuvato anche da molti laici, ha promosso la realizzazione dell’Oasi San Martino, di cui è stato rettore sino al 1995. Eletto dal Santo Padre Vescovo titolare di Aurusuliana e deputato Vescovo ausiliare della Diocesi di Bari-Bitonto è stato consacrato il 25 marzo 1995.
Nel 2000 viene trasferito come Vescovo della Diocesi di Oppido-Palmi e me prende possesso il 7 maggio 2000. Durante il suo ministero episcopale nella nostra Diocesi ha ordinato 32 presbiteri e 13 diaconi permanenti. Ha eretto in Gioia Tauro la 4° parrocchia con il titolo di San Gaetano Catanoso. Ha indetto e celebrato una visita pastorale alle parrocchie della Diocesi. Ha istituito, con continuità, dopo una parentesi di 12 anni, il Consiglio Pastorale Diocesano. Ha istituito i ministri della Consolazione e l’Ordine delle Vedove. Ha eretto l’Istituto Teologico-Pastorale “Beato Giovanni XXIII” (in sostituzione dell’Istituto di Scienze Religiose) per la formazione dei laici, dei ministri istituiti e dei candidati al diaconato permanente.
Nei giorni scorsi è stata data notizia che il 2 luglio il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Oppido-Palmi, presentata da S. E. Mons. Luciano Bux per raggiunti limiti di età e che lo stesso Vescovo è stato nominato Amministratore Apostolico della Diocesi sino alla presa di possesso del nuovo Vescovo.
In segno di riconoscimento e gratitudine verso Mons. Luciano Bux, voglio riproporre un mio articolo scritto nel maggio del 2000, al momento dell’insediamento come Vescovo della Diocesi di Oppido-Palmi.
Erano giorni di confusione e incomprensione, causate dalla decisione di trasferire la sede della Diocesi da Oppido a Palmi.
Penso che quel mio scritto, oggi, si presenta come segno di gratitudine a Mons. Bux per quello che ha fatto nella nostra Diocesi e anche come messaggio di benvenuto al suo successore…

UN NUOVO VESCOVO ALLA DIOCESI DI OPPIDO: PER SEMPRE?...

Domenica 7 maggio nella Cattedrale di Oppido Mamertina si è insediato Mons. Luciano Bux, nuovo vescovo della Diocesi.
Dopo i giorni dell'incomprensione, a causa della decisione di trasferire la Sede della Diocesi da Oppido a Palmi, dove la protesta è arrivata al punto che diverse donne si sono incatenate ai piedi della statua della Patrona, impedendo perfino le celebrazioni liturgiche durante il periodo della Pasqua, sembra si sia chiusa una pagina di evidenti contrasti che hanno creato non poca apprensione alla Chiesa locale.
Non potevano non sorgere contese e divisioni pericolose, dal momento che "quelli che hanno perso il vescovo non possono non essere addolorati".
E' difficile esprimere un qualsiasi giudizio, anche perché in un senso o in un altro si rischia di rimanere ancorati al proprio "particolare", mentre il problema è da inquadrare, a mio avviso nella sua dimensione più "generale". Vale a dire Mons. Bux è il terzo vescovo che si insedia nella Diocesi di Oppido negli ultimi venti anni... i suoi predecessori sono stati trasferiti ad altri incarichi... e come diceva Sant'Alfonso "le chiese non possono essere rette bene se i vescovi cambiano spesso". Ed il problema è di portata generale visto che nei mesi addietro, prima ancora che esplodesse il caso della Diocesi di Oppido, è stato ampiamente dibattuto anche sull'Osservatore Romano. Proviamo ad addentrarci nella "questione".
C'è stato un momento in cui il Vescovo che avesse brigato per essere spostato dalla propria diocesi a quella a cui aspirava non solo era scomunicato ma non poteva essere riconciliato neppure in "articulo mortis". Oggi i trasferimenti non sono proibiti nè il Codice esorta (come fa a ogni pie' sospinto per tante altre materie) a limitarli nè richiama storicamente la loro antica proibizione. La prassi approfitta della norma, o meglio del vuoto: i trasferimenti di Vescovi da una sede all'altra sono sempre più frequenti. In un articolo comparso tempo addietro sull'Osservatore Romano il Cardinale Vincenzo Fagiolo, uomo di grande saggezza ed esperienza giuridica e pastorale, ha sollevato la questione, che nella sua delicatezza, bisognava che qualcuno la facesse presente: "La dignità dell'episcopato sta nel munus che comporta ed è tale che per sè prescinde da ogni ipotesi di promozioni e trasferimenti, che andrebbero, se non eliminati, resi rari. Il Vescovo non è un funzionario, un avventizio, un burocrate di passaggio, che si prepara per altri più prestigiosi incarichi".
Gli ha fatto eco il Cardinale Bernardin Gantin, decano del Sacro Collegio, augurandosi che il trasferimento di Vescovi da una diocesi all'altra sia proibito canonicamente. Salvo eccezioni per gravissimi motivi. Lucidissime le considerazioni successive: "La diocesi non è una realtà civile, funzionale, ma rientra nella realtà del mistero della Chiesa. E' una porzione del Popolo di Dio in un territorio definito. Quando viene nominato, il vescovo deve essere per il popolo di Dio un padre e pastore. E padre lo si è per sempre. E così un vescovo, una volta nominato in una determinata sede, in linea di massima e di principio deve rimanere lì per sempre. Sia chiaro. Quello tra vescovo e diocesi viene raffigurato anche come un matrimonio e un matrimonio, secondo lo spirito evangelico, è indissolubile.
Aderisco quindi pienamente agli argomenti del Cardinale Fagiolo: il vescovo che viene nominato non può dire 'sono qui per due o tre anni e poi sarò promosso per le mie capacità, i miei talenti, le mie doti'. Mi è capitato di sentirmi fare richieste di questo genere: 'Eminenza, sono in questa diocesi già da due, tre anni e ho già fatto tutto quello che mi era stato richiesto...'. Ma che vuol dire questo? Sono rimasto molto scioccato da affermazioni di questo genere... anche perché chi faceva queste richieste, riteneva di esprimere un desiderio legittimo. Altre volte mi è capitato di sentire, alla fine di una ordinazione episcopale, qualche ecclesiastico che gridava 'ad altiora!... a più alte cariche!', anche questo mi ha profondamente turbato.
Nel passato, quando il numero delle diocesi aumentava, era comprensibile che si operasse con dei trasferimenti. Adesso questa esigenza non esiste più nei Paesi in cui la gerarchia cattolica si è ormai assestata come in Europa, ad esempio. Mentre esigenze di questo genere possono essere presenti ancora nelle terre di missione. Ma in quest'ultimo caso i trasferimenti dovranno essere verso sedi più disagiate, difficili, e non verso sedi più comode e ritenute più prestigiose... Moltiplicare i trasferimenti crea disordine ed è anche una mancanza di rispetto del popolo di Dio che riceve il vescovo come padre e pastore, e vede questo padre e pastore andarsene solo dopo pochi anni.
Certo ci potranno essere delle eccezioni, determinate da gravi motivi, ma la norma dovrà essere quella della stabilità, per evitare arrivismi e carrierismi... Va riconosciuto anche che la Chiesa è una realtà umana e divina e noi non siamo santi... siamo in via di santità, cerchiamo di aiutarci".
E, considerato che a fare queste affermazioni non sono due tra i meno esperti uomini della Curia, queste parole assumono un peso rilevante per "svelare" tanti problemi.
E per evitarne tanti altri c'è solo da dire: "Benvenuto tra noi Eccellenza e... speriamo per sempre!"

Nelle foto, dall'alto in basso: Mons. Luciano Bux; la locandina della celebrazione del 30 Giugno 2011; Mons. Bux a Galatro; Mons. Bux durante una celebrazione.


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(23.7.11) UN NUOVO DOTTORE IN BIOLOGIA - Lo scorso 18 Luglio il nostro giovane concittadino Ivan Franco ha brillantemente conseguito, presso l'Università degli Studi della Calabria (Rende - Cs), la laurea in Biologia discutendo una tesi dal titolo Il ruolo della cardiotrofina-1 nelle malattie cardiovascolari. Relatrice della tesi è stata la Prof.ssa Rosa Mazza del dipartimento di Biologia Cellulare.
Al neo dottore ed ai suoi familiari vanno le più vive congratulazioni da parte della nostra redazione.

Visualizza l'
elenco aggiornato dei laureati galatresi.

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(25.7.11) LA COLONIA MARINA PER ANZIANI 2011 (Irene Mandaglio) - Vi propongo le foto della colonia marina per anziani 2011, organizzata dal Comune. All'evento, ormai tradizionale, hanno preso parte un notevole numero di signore e di signori, con la partecipazione di vari esponenti dell'Amministrazione Comunale.










Guarda le altre foto:
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(28.7.11) ASSEMBLEA E CONSIGLIO DIRETTIVO ALLA PRO LOCO (Salvatore Sorrentino) - Ecco i verbali ufficiali delle recenti riunioni dell'Assemblea, svoltasi lo scorso 15 Luglio, e del Consiglio Direttivo, svoltasi il 21 Luglio, della Pro Loco di Galatro.
E' stato eletto presidente dell'associazione Giuseppe Circosta che ha ottenuto 42 voti. Eletti anche il consiglio direttivo e gli altri organi statutari.

Visualizza il
Verbale dell'assemblea del 15-7-2011 (PDF) 201 KB

Visualizza il Verbale del Consiglio Direttivo del 21-7-2011 (PDF) 193 KB

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(29.7.11) IL PALIO DELLA GASTRONOMIA (Michele Scozzarra) - Quale modo migliore di dare inizio ai vari momenti di festa dell’estate galatrese, se non con una cena speciale in vari spazi individuati in ogni angolo del paese: un concorso gastronomico avente per tema la cucina della tradizione galatrese come patrimonio da riscoprire e valorizzare che, sicuramente, darà vita a qualcosa di eccezionale, di insolito, non facile da realizzare.
Sabato 30 luglio dalle ore 18 in poi, in 12 rioni del comune di Galatro avrà luogo il “Palio della Gastronomia” organizzato dalla locale Pro-Loco, per come si legge nel bando: “indirizzato ai non professionisti verterà su un ingrediente principale che quest’anno sarà la melanzana, che potrà essere preparata e presentata secondo la propria creatività”.
Nei giorni scorsi, ogni rione ha avuto il suo bel daffare nel preparare l’evento: i partecipanti delle diverse vie hanno preparato in anticipo (ed “in segreto” degli altri gruppi) il proprio buffet, dove ognuno ha potuto dare sfogo alla propria creatività con pietanze “tipiche” a base di melanzana, rivisitate con modalità originali, ed anche estrose, di cui anche l’attenzione ai particolari della decorazione del piatto richiamerà l’attenzione dei giurati.
Questa gara gastronomica, perché negarlo?, rappresenta anche una proposta “provocatoria” per la vita dei nostri paesi, perché attraverso la creatività gastronomica locale, esprime un messaggio di solidarietà, di amicizia, di cultura e testimonia come, nei nostri paesi ma ancor di più nelle grandi città, possiamo vivere comodi e ricchi, ma non possiamo mai pensare di poter fare a meno delle esigenze fondamentali di comunità, lavoro creativo, rapporto con l’ambiente, le sue tradizioni e la sua cultura.
Con la realizzazione di questo importante evento la Pro-Loco di Galatro ha voluto, in modo tangibile, far emergere come, anche nelle nostre tradizioni gastronomiche, vi è una creatività positiva ed i piatti che saranno presentati nel concorso, sicuramente, sono da scrivere nella “memoria storica” della cucina tradizionale galatrese.
Ho voluto sentire il Prof. Valerio Agostino, docente di cucina presso l’Istituto Alberghiero di Polistena, che ha avuto l’idea dell’organizzazione della serata, che ad alcune mie domande ha così risposto:

Da che cosa è nata l’idea di fare un “Palio della Gastronomia?”
Parlando con Pino Circosta, Presidente della Pro-Loco, su eventuali iniziative che si potevano fare a Galatro durante l’estate, lui proponeva una gara gastronomica che coinvolgesse i vari ristoranti della zona; ma, pensando alla vecchia tradizione degli incontri di pallone rionali, ci siamo chiesti perché non fare una gara di cucina tutta galatrese, coinvolgendo le donne del paese. Poi visto che i quattro rioni tradizionali erano pochi per fare una gara così come l’avevo in mente, si è pensato di dividere i rioni in vie e quindi siamo arrivati formare 12 gruppi di partecipanti che, partendo dall’inizio del paese, sono: via Campo, via Aldo Moro, Vecchie Case Popolari, Lungo Metramo, Montebello Alto, Montebello Fiume, via Giudecca, Rione Pecorello, via Madonna e via Garibaldi, via Lamari e la Contrada della Montagna.

Qual è lo spirito da dove è partita l’iniziativa della gara gastronomica?
Lo spirito dell’iniziativa è quello dello stare insieme e dare a tutti la possibilità di poter partecipare alla manifestazione. Per fare questo il gruppo promotore si è prodigato a formare una squadra di referenti che, insieme alle persone della propria via, si sono organizzati per una migliore riuscita dell’iniziativa.
Altra finalità dell’iniziativa è quella, una volta raggiunta l’unità del gruppo, di raccogliere nuove idee, da parte di tutti i galatresi, per delle manifestazioni future che andremo a fare.
Tutte le persone che oggi, grazie al concorso gastronomico, si sono trovate assieme possono trarre spunto per nuove e diverse iniziative, che siano in grado di rivitalizzare e diano significato alla qualità della vita che si conduce nel nostro paese.


Certamente tutto questo lavoro è un buon punto di partenza per altre iniziative?
Questa è la prima iniziativa con la quale la Pro-loco si presenta ai cittadini di Galatro, sperando che sia un buon auspicio per proseguire sulla strada della solidarietà e dell’amicizia.
Naturalmente siamo ben consci dei rischi che una iniziativa del genere comporta, ma confidiamo nella comprensione di tutti, ben sapendo che quello che stiamo facendo, lo facciamo solo avendo a cuore il buon nome del nostro paese.
Mi piace sottolineare come questa idea del “Palio della Gastronomia” è, sicuramente, una iniziativa inedita, di cui l’originalità consiste anche nel lavoro della giuria itinerante tra le varie vie del paese: di solito le gare vengono concentrate in un solo punto ed i partecipanti si presentano davanti alla giuria… qui è la giuria che si sposta e si presenta davanti al lavoro dei partecipanti. Tutto questo comporta, sicuramente, dei problemi logistici… ma siamo sicuri che il tutto riuscirà alla perfezione.
Voglio anche dire che, sicuramente, questa iniziativa avrà un seguito, in quanto il gruppo che risulterà vincitore del concorso, successivamente, si andrà a confrontare con le squadre di altre Pro-loco di altri paesi, per dare vita ad un evento che abbraccia, al posto delle vie di Galatro, i paesi del nostro Comprensorio e anche oltre”.


Il “Palio della Gastronomia”, sicuramente, sarà all’altezza delle attese dei suoi organizzatori, per la bravura e la passione che hanno messo in campo i partecipanti e, la giuria che girerà per i vari rioni ad assaggiare e valutare il miglior piatto, penso che dovrà faticare un bel poco per soppesare, con particolare attenzione le peculiarità, il sapore e la presentazione dei vari piatti preparati, per individuarne le differenze e stabilire chi si aggiudicherà il primo premio. La manifestazione è giunta alla serata conclusiva con una grande soddisfazione generale: le persone, anzi le tantissime persone, che hanno partecipato all’organizzazione e la testimonianza di umanità che ne è scaturita nelle varie fasi della preparazione nelle vie del paese, ha rappresentato un abbraccio cordiale, umanamente bello, significativo e teso ad un modo più “umano” di vivere il rapporto con l’ambiente, la cultura, l’arte e, non proprio per ultime!, le persone che, giornalmente ci vivono accanto.


Nelle foto: in alto il prof. Valerio Agostino; in basso la locandina del Palio della Gastronomia.


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(31.7.11) UN'ISTANZA PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL METRAMO (Francesca Cordiani) - Cari amici della Redazione,
Vi trasmetto una lettera redatta dalla scrivente e sottoscritta da una rappresentanza dei nostri concittadini, che è stata inviata ad alcuni Enti ed Autorità istituzionali, affinché provvedano alla messa in sicurezza ed alla ripulitura del Metramo, atteso che tale fiume è ancora in gran parte invaso da canneti, salici ed alberi di altra specie, che ostruiscono il normale flusso dell’acqua.
Vi faccio i miei complimenti per il vostro giornale e vi porgo cordiali saluti.
Maria Francesca Cordiani


* * *

Al Dipartimento della Protezione Civile
Via Ulpiano,11 ROMA

Al Presidente della Regione Calabria
Via Massara, 2 - 88100 Catanzaro

Alla Regione Calabria Assessorato Protezione Civile
Contrada Campo 88040 Settingiano (CZ)

All’Autorità di Bacino della Regione Calabria
Via Crispi 33, 88100 Catanzaro

Alla Regione Calabria Dipartimento n° 9 Settore 1
AA. GG., Sistema Informatico, Gestione delle risorse idriche,
Coter, POR, AA TO, Assistenza Apq Idrico
Via Crispi 33, 88100 Catanzaro

All’Ufficio del Genio Civile di Reggio Calabria
Via Emilio Cuzzocrea 48 89128 Reggio Calabria

Al Presidente della Provincia di Reggio Calabria
Piazza Italia 89124 Reggio Calabria

Al Consorzio di Bonifica Tirreno Reggino
Via Nazionale Nord 89025 Rosarno (R.C.)

Al Sindaco del Comune di Galatro


Oggetto: Istanza per la messa in sicurezza e la ripulitura del fiume Metramo

Con la presente s’intende sottoporre all’attenzione delle SS.LL. una delle problematiche, che da anni attanaglia i cittadini di Galatro, ovvero, la mancata effettuazione di lavori di manutenzione e l’insufficienza di pulizia sul corso d’acqua di cui in oggetto.
Galatro, paese della provincia di Reggio Calabria situato ai piedi dell’Aspromonte con una popolazione residente pari a circa 2000 abitanti è, infatti, attraversato dal Metramo, che lo divide in due parti e ne rappresenta una suggestiva attrazione turistica.
Tale fiume, i cui argini sono in alcuni punti danneggiati, è in gran parte invaso da canneti, salici ed alberi di altra specie, i quali, oltre a divenire la tana di rettili, topi ecc, ostruiscono il normale flusso dell’acqua.
Il sopra descritto stato di fatto impedisce ai galatresi di godere di un ambiente salubre e lede il loro fondamentale diritto alla salute , nonché quello di vivere in un paese totalmente pulito e decoroso.
Il sopraggiungere delle piogge, inoltre, potrebbe comportare, come già in passato è avvenuto, l’insorgere di alluvioni, che provocherebbero ingenti danni alla popolazione galatrese ed a quelle limitrofe.
E’ di palmare evidenza, quindi, la necessità e l’urgenza di ripulire il suddetto corpo idrico dalla vegetazione in esso esistente, nonché di rafforzarne gli argini.
Alla luce di quanto sopra, pertanto, si chiede che vengano adottati i dovuti provvedimenti per la messa in sicurezza e la pulizia del Metramo , onde evitare che a Galatro si verifichi l’ennesima tragedia preannunciata.
Ciò in ottemperanza non solo a quanto previsto dalle disposizioni del nostro ordinamento, che impongono agli enti specifici obblighi di custodia e di intervento sui beni demaniali, ma altresì in conformità a quanto stabilito, sia dalla Corte di Cassazione, la quale definisce il diritto alla salute, tra l’altro, come diritto ad un ambiente salubre, sia dalla Corte costituzionale, secondo la quale l’ambiente non è una materia in senso tecnico ma un valore costituzionale, che è protetto come elemento determinativo della qualità della vita e la sua protezione, imposta anzitutto da precetti costituzionali (articoli 9 e 32 della Costituzione), per cui esso assurge a valore primario ed assoluto, non persegue astratte finalità naturalistiche o estetizzanti, ma esprime l’esigenza di un «habitat» naturale nel quale l’uomo vive ed agisce e che è necessario alla collettività e, per essa, ai cittadini, secondo valori largamente sentiti.
Infine, con la certezza che quanto sopra richiesto verrà esaudito, si porgono cordiali saluti.

Galatro, lì 29.07.2011.

I Galatresi: (seguono firme)


Nella foto in alto: il letto del fiume Metramo in Galatro così come si presentava un bel po' di tempo fa.


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