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< set 08 Cronache - Ottobre 2008 nov 08 >

1.10.08 - Settembre travolgente

3.10.08 - Laurea in Chimica

7.10.08 - Riapre la vecchia biblioteca di piazza Matteotti

8.10.08 - Una dottoressa in Matematica

10.10.08 - Altra laurea

12.10.08 - Il Comune sugli alloggi nel prossimo biennio

13.10.08 - Un vecchio panorama di Galatro

di Daniele Fenoli

17.10.08 - Scuole a rischio

22.10.08 - Un viaggio a Machu Picchu

23.10.08 - I telefoni muti

24.10.08 - Enzo Letizia: a sette anni dalla scomparsa

30.10.08 - Il Comune per il rifacimento delle facciate





(1.10.08) SETTEMBRE TRAVOLGENTE - Dopo il consueto calo estivo di Luglio e, soprattutto, Agosto, il nostro giornale in Settembre raggiunge un picco di accessi davvero eccezionale. Quello che sembrava un limite invalicabile, ovvero i cinquemila contatti mensili, è stato ampiamente superato. In Settembre infatti i nostri contatori si sono fermati alla cifra di 5254, quasi quattrocento unità in più rispetto al precedente record dello scorso Giugno.
La crescita di interesse verso il nostro sito è davvero al di sopra di ogni aspettativa. Siamo soprattutto contenti che i lettori apprezzino il nostro lavoro e noi ce la mettiamo tutta per offrire sempre il meglio. Possiamo annunciare in anteprima che a breve, dopo oltre cinque anni, l'aspetto grafico del sito sarà rimodernato. I lavori al confezionamento della nuova versione sono a buon punto e contiamo presto di terminare e metterla on line.
Un grazie ed un saluto a tutti, prima di lasciarvi a qualche curiosità statistica.

I contatti su Galatro Terme News fra Ottobre 2007 e Settembre 2008
I rilevamenti mensili dei contatti su Galatro Terme News fra Ottobre 2007 e Settembre 2008.


Le risoluzioni dei monitor dei lettori negli ultimi 100 accessi
Le statistiche sulle risoluzioni dei monitor dei lettori negli ultimi cento accessi.


Distribuzione fra le varie nazioni degli ultimi cento contatti
La distribuzione fra le varie nazioni degli ultimi cento contatti.


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(3.10.08) LAUREA IN CHIMICA - L'elenco dei laureati galatresi si allunga ancora, questa volta con una laurea in Chimica che per Galatro rappresenta una novità assoluta (nell'elenco troviamo infatti laureati in Chimica farmaceutica, non in Chimica pura).
Presso l'Università degli Studi di Torino ha conseguito la laurea triennale Gemma Cordiano, discutendo una tesi su Metodi, preparativi e caratterizzazione spettroscopica di complessi M'[M(CN)6], relatore il chiarissimo professore Eliano Diana.
Alla neodottoressa e ai suoi familiari i più fervidi auguri da Galatro Terme News.

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(7.10.08) RIAPRE LA VECCHIA BIBLIOTECA DI PIAZZA MATTEOTTI - Tra qualche giorno saranno riaperti i locali che per lungo tempo sono stati la sede della biblioteca comunale. Dovrebbero tornare ad ospitare la biblioteca - nel frattempo diventata biblioteca-mediateca - e, soprattutto, servire per tenere assemblee, dibattiti e simili, finora “celebrati” nell’androne della scuola elementare e, in rari casi, nell’auditorium delle Terme.
Un posto per incontrarsi e discutere situato nel “foro” di Galatro, la storica piazza Matteotti, è qualcosa di cui molti cittadini sentono la mancanza. L’ambiente della biblioteca sostengono, con la prossimità dei libri, concilia le discussioni su temi impegnativi, porta a sostenere le conversazioni con modi più sobri, più pacati, senza indulgere nelle esternazioni molte volte esagerate, quando non sguaiate, secondate dalle peripatetiche (caratterizzate dalla storica propensione al passeggio) abitudini piazzaiole.
Nella congiuntura che il paese sta attraversando gli argomenti non mancheranno di certo: da quelli politici a quelli economici e sociali e, perché no?, anche religiosi. Galatro nei decenni scorsi, molti lo ricorderanno, era considerato nella zona il luogo eletto della discussione, il paese dove invece delle lame (o dei bastoni) si incrociavano gli ingegni. Quella tradizione è andata però sfiorendo. Niente di meglio dei nuovi (vecchi) locali della biblioteca, quindi, per riprenderla e riportarla agli antichi fasti.
La sala riunioni della biblioteca dovrebbe inoltre, perlomeno nelle occasioni importanti, ospitare il Consiglio Comunale. Quanto alle attività istituzionali della biblioteca-mediateca, l’Amministrazione si accingerebbe a nominare un comitato di gestione, un esperimento questo già fatto in passato, anche se con esiti non brillanti.


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(8.10.08) UNA DOTTORESSA IN MATEMATICA - Lo scorso 2 ottobre la nostra concittadina Greta Sollazzo ha conseguito la laurea in Matematica presso l'Università degli Studi della Calabria. La tesi di laurea aveva come titolo: Christiaan Huygens e il Calcolo delle Probabilità. Relatore è stato il Preside di facoltà prof. Luigi Maierù.
Aggiorniamo dunque l'elenco dei
laureati galatresi e facciamo i più vivi complimenti alla neodottoressa ed ai suoi familiari.

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(10.10.08) ALTRA LAUREA - Si allunga ancora l'elenco dei laureati galatresi. Alcuni giorni fa, discutendo una tesi su Pierre Bourdieu e la società dei consumi, ha conseguito la laurea triennale in Scienze Politiche presso l'Università della Calabria di Arcavacata di Rende Milena Cannatà, relatrice la chiarissima professoressa Teresa Grande.
Alla neodottoressa e ai suoi familiari gli auguri più fervidi da Galatro Terme News.

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Alloggi di Galatro di vario tipo (12.10.08) IL COMUNE SUGLI ALLOGGI NEL PROSSIMO BIENNIO - Il Comune ha pubblicato un bando finalizzato alla formazione della graduatoria per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che sono già disponibili, che si dovessero rendere disponibili o dovessero essere costruiti nell’arco del prossimo biennio.
Gli interessati a produrre domanda possono rivolgersi agli uffici comunali.
La circostanza del bando offre lo spunto per alcune considerazioni sulla situazione dell’edilizia residenziale. E’ noto che Galatro, come quasi tutti i piccoli paesi del Meridione, è stato spopolato dall’emigrazione. Le case disabitate rappresentano la parte di gran lunga più cospicua del patrimonio edilizio. Molte di esse, di fatto abbandonate dai proprietari, necessiterebbero di interventi urgenti di manutenzione e/o di recupero.
Ovviamente non può, eccezion fatta per situazioni di pericolo conclamato ed incombente, intervenire il Comune, che non ha nessun titolo giuridico per farlo. L’esproprio finalizzato al recupero per ragioni di pubblica utilità è infatti una strada percorribile solo teoricamente, perché richiederebbe il reperimento di risorse finanziarie ingenti.
Si potrebbe però ovviare tentando la soluzione, difficile ma non utopistica come si potrebbe credere, del finanziamento creativo dell’operazione, coinvolgendo imprese e banche con la prospettiva di un ritorno tanto pubblicitario, legato all’organizzazione di eventi (tipo il mercatino estivo di Montebello), quanto finanziario, con proventi di attività culturali e di promozione turistica mirate alla creazione di target particolari ma adeguatamente caratterizzati.
Per avviare l’operazione si dovrebbero reperire i progetti, possibilmente ricorrendo a procedure concorsuali. Tenendo però conto che qualcosa già esiste negli archivi comunali, e potrebbe essere “creativamente” rispolverato. Il tutto nella speranza che si inneschi un circuito virtuoso che consenta al paese di rilanciarsi smettendo di aspettare all’infinito Godot (leggi il decollo delle Terme). Muoversi fuori dell’ordinaria amministrazione, nella situazione in cui siamo, più che un’opzione possibile è una necessità sempre più ineludibile.

Nella foto: scorcio di Galatro con alloggi di vario tipo, finiti, semirifiniti, abitati, disabitati.


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(13.10.08) UN VECCHIO PANORAMA DI GALATRO (di Daniele Fenoli) - Vi mando una cartolina di Galatro un po' vecchiotta. Non so di che anno sia. Un saluto a tutti.

Antica cartolina di Galatro con panorama di Montebello


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(17.10.08) SCUOLE A RISCHIO - E’ stato pubblicato qualche giorno fa l’elenco delle scuole sottodimensionate, cioè con meno di 50 alunni, che, in base al decreto del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, dovrebbero essere soppresse.
Nell’elenco figura pure una scuola di Galatro che, stando ai numeri, dovrebbe essere la media di primo grado dell’Istituto comprensivo “Rocco Distilo”. Non si capisce che fine faranno le altre componenti dell’istituto, comprendente tutte le scuole di Galatro e di Feroleto-Plaesano. Probabilmente verranno accorpate ad istituzioni scolastiche della zona in base ad insondabili, allo stato, criteri di ridimensionamento.
Nella malaugurata ipotesi che il decreto venga applicato ci troveremmo precipitati indietro nel tempo di quasi mezzo secolo, quando, correva l’anno 1960, i nostri ragazzi erano costretti ad andare a Polistena o in altri centri della Piana per frequentare la scuola media o la scuola di avviamento professionale.
L’estate scorsa si è riusciti, in extremis e grazie a una massiccia mobilitazione, a scongiurare la
chiusura della sezione di scuola materna di Tre Valloni. L’augurio è che si riesca a fare altrettanto, respingendo l’attacco, sferrato sulla base di mere esigenze di bilancio, a diritti costituzionali che i giuristi definiscono incomprimibili, cioè non soggetti ad alcuna limitazione. L’allarme tra genitori e ragazzi è già alto e sono in cantiere iniziative per collegarsi al movimento nazionale per la difesa della scuola pubblica, ripetutamente mortificata dai vari governi e, dopo questo ulteriore attacco, seriamente a rischio di estinzione.
Le ipotesi di lotta sono molteplici: si va dal ricorso al Tar al referendum abrogativo. Probabilmente nei prossimi giorni nascerà a Cittanova, tra i docenti, gli studenti e i genitori del Liceo Classico, un movimento di lotta contro i tagli del decreto Gelmini che si ripromette di avere come interlocutori, in primo luogo, i sindaci della zona, vista la forte minaccia che incombe sulle scuole della Provincia e, in particolare, della Piana, dei cui Comuni nessuno è risparmiato, soprattutto i più piccoli.

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(22.10.08) UN VIAGGIO A MACHU PICCHU - La nostra amica, e collaboratrice dall’Argentina, Pina Lamanna ci ha inviato alcune stupende fotografie di un suo viaggio fatto a Machu Picchu, nel Perù. La località è, oggi, universalmente conosciuta per le sue imponenti e originali rovine, per cui, a commento delle foto, pensiamo di presentare una breve nota del posto.

Pina Lamanna a Machu Picchu Il Machu Picchu è un sito archeologico Inca situato in Perù, nella valle dell'Urubamba, a circa 2.430 metri dal livello del mare. Il nome, deriva dai termini quechua, machu (vecchio) e pikchu (cima o montagna): per gli Inca la valle di Urubamba era la porta della foresta, l'antisuyu. Il fiume che l'attraversa era un tempo conosciuto come Willka Mayu (Fiume del Sole o fiume sacro) e il nevaio che lo origina era chiamato Willkan Uta (Casa del Sole o casa sacra).
Ma qual era la funzione di Machu Picchu? Alcuni ritengono che fosse l'ultimo avamposto delle Ande, il punto di partenza per penetrare nella foresta e assoggettare nuove popolazioni. Per altri sarebbe stato un santuario nascosto, un grande e pacifico Aclla Huasi, dimora delle vergini dedicate al culto degli dei.
Con ogni probabilità si trattava di una "llacta", ossia una città amministrativo-religiosa dove risiedevano gli alti funzionari di Stato, i sacerdoti e uno stuolo di servitori e artigiani. Il luogo isolato in cui sorge suggerisce che fosse il rifugio di una parte selezionata della nobiltà Inca in caso di attacco. Il ricercatore Waldemar Espinoza Soriano afferma che nemmeno la popolazione andina conosceva l'ubicazione di Machupicchu: "Machupicchu ebbe un ruolo evidentemente difensivo. Fu una llacta di rifugio, con tutti i mezzi per resistere a un assedio e non avere comunicazioni per decenni".
Pina Lamanna a Machu Picchu C'è anche chi sostiene che la città fu utilizzata come ricovero dell'élite Inca dopo l'avvento degli spagnoli: si spiegherebbe così la mancata conoscenza della città da parte degli spagnoli.
Quello che si sa con certezza è che la città si spopolò repentinamente e in modo definitivo, fino a scomparire fagocitata dalla foresta.
Hiram Bingham, professore di Yale, esploratore e appossionato di archeologia, è oggi noto come lo scopritore della più famosa città preispanica del Perù, un vero gioiello architettonico costruito dagli Inca, rimasto nascosto per più di quattro secoli, protetto dalla rigogliosa vegetazione del canyon di Urubamba.
Nel 1906 Bingham aveva intrapreso un viaggio avventuroso da Buenos Aires a Cusco, seguendo le rotte commerciali dell'epoca coloniale. L'entusiasmo per i luoghi conosciuti accese in lui il desiderio di trovare Vilcabamba, ultimo rifugio, secondo quanto narrato dagli antichi cronisti, degli Inca ribelli. E così viaggiò ad Abancay, porta naturale verso l'inesplorata e leggendaria città Inca.
Nel gennaio del 1911 Braulio Polo y la Borda, proprietario dell'hacienda Echarati, nella provincia di Convención (Cusco), ospitava Alberto Giesecke, allora rettore dell'università di Cusco. Fu in una delle numerose conversazioni che gli raccontò dell'esistenza di misteriose rovine Inca nella zona. Giesecke, amico di Bingham, lo contattò immediatamente, invitandolo a esplorare la regione.
Il resto è storia: il 24 luglio 1911, accompagnato dalla guida locale Melchor Arteaga, Bingham arrivò sulla cima del monte Machupicchu. Lì incontrò Anacleto Alvarez e Toribio Recharte, due campesinos che vivevano sul posto con le rispettive famiglie, coltivando i terrazzamenti Inca. Si dice che fu un bambino a svelare a Bingham le monumentali rovine. Quello che vide e le emozioni che provò restano registrati nel suo "La città perduta degli Incas". Ma commise un errore: era certo che quella fosse proprio la leggendaria Vilcabamba.
In seguito il Governo peruviano, tramite decreto del 31 ottobre 1912, autorizzò lo studioso a scavare nella zona. Non solo: gli permise di portare negli Usa tutto il materiale archeologico reperito.
Occorsero più di cinque anni di lavori per far riemergere dalla giungla l'intero complesso architettonico che oggi fa parte dei Patrimoni dell'umanità stilati dall'UNESCO.
Nel 2007 Machu Picchu è stato eletto come una delle Sette meraviglie del mondo moderno.

Machu Picchu

Nelle tre foto: la località di Machu Picchu in Perù e la nostra collaboratrice Pina Lamanna.


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(23.10.08) I TELEFONI MUTI - Da un po’ di tempo a Galatro capita che le linee telefoniche improvvisamente vadano in avaria, che sia impossibile chiamare e ricevere e si sia perciò presi da una sorta di claustrofobia, dal senso di disagio, dalla frenesia tipica di quando, senza aspettarselo, ci si trova improvvisamente isolati in una dimensione alla quale non si è più abituati.
Il fenomeno si è ripetuto più volte nell’estate scorsa riguardando talvolta anche i telefonini e la linea adsl di recente acquisto. Continua, ad intervalli irregolari, a ripetersi in autunno, con grave danno di chi, magari, il telefono non lo usa solo per diporto ma per lavoro. L’ultima volta è successo il 22 ottobre: gran parte del territorio comunale è rimasto senza linee di telefonia fissa dal primo mattino al tardo pomeriggio.
Dal 187, così come dai numeri degli altri operatori, rispondono, invariabilmente, che il guasto è stato inquadrato sui loro terminali, che i tecnici sono all’opera e c’è da star sicuri che nel giro di 36/48 ore al massimo il servizio verrà ripristinato. E’ evidente che si tengono largo, non vogliono deludere i malcapitati utenti. In effetti il servizio viene ripristinato prima delle 36/48 ore. Resta però l’interrogativo: perché l’inconveniente si verifica? E perché con tanta frequenza?
Gradiremmo che la Telecom e gli altri operatori ci rendessero edotti delle cause. Vorremmo sapere se dipende dalla inadeguatezza dei supporti, che non possono sostenere elevati volumi di traffico, dalla morfologia del territorio o da che altro.
Così come vorremmo sapere se il black out improvviso delle linee sia tale solo per noi, se non sia cioè preventivabile degli addetti ai lavori. In tal caso la mancata informazione si configurerebbe come una violazione di clausole contrattuali. Alcuni cittadini, arrabbiati, stanno consultando le associazioni dei consumatori. Probabilmente ne vedremo delle belle, non c’è che da attendere.


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(24.10.08) ENZO LETIZIA: A SETTE ANNI DALLA SCOMPARSA - Sono trascorsi poco più di sette anni da quando il giovane Enzo Letizia, nipote di Pasquale Furfaro titolare dell'Eurobar, il nove settembre del 2001 volava in paradiso in seguito ad un incidente stradale.
In questa occasione vogliamo brevemente ricordarlo, ricordare la sua vitalità, la generosità, la cordialità, la gioia di vivere, la sua passione per lo sport ed il calcio in particolare, il suo tifo per la Juve.
Nell'occasione vi riproponiamo un articolo che lo zio Pasquale Furfaro scrisse qualche anno fa per ricordare Enzo cui va il nostro commosso pensiero.
Visualizza l'articolo di Pasquale Furfaro.

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(30.10.08) IL COMUNE PER IL RIFACIMENTO DELLE FACCIATE - Il Comune ha pubblicato un bando per un contributo fino ad un massimo di 1000 € ai cittadini proprietari di abitazioni che necessitano del rifacimento delle facciate. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il prossimo 27 novembre.
Per determinare la misura del contributo si terrà conto di vari parametri, tra cui l’ubicazione della residenza dentro o fuori il centro storico.
L’ammissione al contributo avverrà, ovviamente, dopo che la sezione urbanistica dell’ ufficio tecnico del Comune, da qualche settimana posta sotto la direzione dell’ing. Giovanni Puliafito, avrà vagliato il piano dei lavori.
Si farà in modo di armonizzare gli interventi con quelle che saranno le linee del Piano Regolatore Generale, da tempo incagliato nelle secche della burocrazia regionale ma a cui l’Amministrazione non ha rinunciato. Anzi, la rimessa in navigazione del progetto del PRG, stando alle generali previsioni, dovrebbe essere imminente. Si tratta di una questione non dappoco: il Piano Regolatore Generale, per la cui redazione sono stati incaricati a suo tempo (dall’amministrazione Cuppari nel 1997) gli ingegneri Lamari e Sollazzo e l’architetto Papasidero, rappresenta un momento essenziale, uno snodo fondamentale per la programmazione razionale dello sviluppo di un paese che si vuole a vocazione turistica.


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