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< lug-ago 15 Cronache 2015 nov-dic 15 >
Settembre-Ottobre

12.9.15 - Diffida ad Anas e Provincia per la situazione delle strade
Alfredo Distilo

21.9.15 - E' tornato a Galatro il Circo Zavatta

21.9.15 - Presentata a Cinquefrondi la proposta di legge regionale sull'autismo

27.9.15 - Ritornano i fantasmi

1.10.15 - "Galatro Viva" esce allo scoperto: convegno Sabato 3 Ottobre

12.10.15 - Buenos Aires celebra Italia: una vera festa delle tradizioni

Pina Lamanna

18.10.15 - Don Calimera: «Sedicenti maghi e truffatori si aggirano per il paese»





(12.9.15) DIFFIDA AD ANAS E PROVINCIA PER LA SITUAZIONE DELLE STRADE - Pubblichiamo la lettera che Alfredo Distilo ha indirizzato ai responsabili della viabilità riguardo la disastrosa situazione di un buon numero di strade nei dintorni di Galatro:

Geom. Alfredo Distilo
Via San Nicola, n. 4
89054 GALATRO (RC)

Al Dirigente della Viabilità - Zona Tirrenica – 89100 REGGIO CALABRIA
Al Signor Presidente della Provincia 89100 REGGIO CALABRIA

OGGETTO: Rimozione pericolo cadute per ciclisti e motociclisti sulla strada provinciale Rosarno Galatro, tratto Bivio Scattarreggia – Bivio Variante Galatro e tratto frazione San Fili di Melicucco (uscita SGC Tirreno-Jonio). ENNESIMA SEGNALAZIONE E DIFFIDA.

Mi rincresce dovermi sostituire, per l’ennesima volta, all’assoluta inerzia degli amministratori dei paesi del circondario (Galatro, Feroleto, Maropati, Anoia, Giffone e Laureana), in merito ai lavori di bitumazione della sede stradale nei tratti di strade provinciali riportati in oggetto.
Nel prendere atto della parziale bitumazione di un tratto del rettifilo Iola e di un tratto in prossimità del bivio Scattarreggia, eseguiti dalla Provincia nei mesi scorsi, devo far constatare ai responsabili della nostra viabilità, che sono ancora in essere alcuni tratti di strada che hanno superato veramente il limite della decenza e della pericolosità.
Personalmente, non più di dieci giorni fa, causa la contemporanea presenza di due autovetture che venivano in senso contrario alla mia direzione di marcia, sono stato costretto a transitare con la bici su di una grossa buca, causando una notevole lesione al telaio e rischiando di cadere rovinosamente nella discesa tra l’abitato di Maropati e il bivio per Giffone. Di ciò è stato redatto apposito verbale dai vigili urbani di Maropati, che allegherò alla richiesta di risarcimento del danno quantificato in € 2.000,00. Nel medesimo frangente, gli stessi vigili hanno avvisato telefonicamente dell’accaduto, il vs dipendente geometra Luvarà.
Mi risulta, perché li ho visti personalmente e mi sono pure fermato a parlarci, che alcuni mesi fa, due Vs dipendenti, di cui uno era il geometra Vincenzo Giordano, hanno proceduto ad individuare e segnare diligentemente con colore rosso, i tratti che necessitano di una urgente pavimentazione. Come mai non si è dato seguito ai rilievi dei vs tecnici? E’ mai possibile che per intervenire, bisogna aspettare altri morti, oltre a quelli già elencati dalle cronache nere? E quanti milioni di euro bisogna pagare ancora per risarcire la gente che muore causa le condizioni della strada?
Per quanto mi riguarda, poiché non ho alcuna intenzione di rischiare la vita o di abbandonare lo sport che pratico da oltre quarant’anni (ma il problema non è solo mio perché ci sono centinaia di ciclisti e motociclisti che percorrono queste strade) faccio presente che, qualora non si intervenga per risolvere il problema (e non mi si venga a dire che non ci sono fondi!) entro trenta giorni dal ricevimento della presente, mi rivolgerò all’Autorità Giudiziaria competente per territorio, chiedendo di procedere contro i responsabili, per tentato omicidio plurimo colposo, allegando le foto (che qui ometto perché ben conoscete la situazione) che testimoniano lo stato deplorevole in cui versano le strade interessate e riportate in oggetto. Chiedo una risposta nei termini previsti dalla legge 241/90.

Galatro, lì 6 settembre 2015
Alfredo Distilo


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(21.9.15) E' TORNATO A GALATRO IL CIRCO ZAVATTA - E’ tornato a Galatro, a distanza di una decina d’anni dall’ultima venuta, il circo Zavatta, che frequenta il nostro paese da mezzo secolo esatto. Quelli che allora erano bambini, anche piccoli o piccolissimi, ricordano il tendone del circo montato nello spazio retrostante la chiesa della Montagna: era l’estate del 1965.
Questa volta a ospitare la carovana è il campo sportivo comunale. I tempi sono cambiati ma l’effetto è lo stesso: la bravura dei circenses Zavatta – eredi di una tradizione quasi secolare - conquista grandi e piccini suscitando risate, applausi ed incondizionata ammirazione in queste calde serate settembrine in riva al Metramo.
I numeri esibiti non sono dappoco, con illusionismi vari, acrobazie al trapezio senza rete, divertenti quanto esilaranti gag e parodie del grande teatro, oltre alle performance di animali esotici come un dromedario, una zebra e uno zebroide, raro incrocio tra un asino e una zebra di cui in Europa esistono solo cinque esemplari.
Il ritorno del circo Zavatta è, infine, un’occasione per riflettere su uno spettacolo, il circo, che si dice sia in crisi, oltre che per un regime fiscale penalizzante, per mancanza di vocazioni ad un mestiere durissimo, che richiede impegno e fatica quotidiani in cambio di guadagni tutt’altro che esorbitanti. Ma che rappresenta una tradizione e una cultura che non dobbiamo disperdere, come tante altre, nel vortice della globalizzazione e del mercato.

Nella foto: il tendone del circo Zavatta.


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(21.9.15) PRESENTATA A CINQUEFRONDI LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE SULL'AUTISMO - S’è tenuto a Cinquefrondi presso la mediateca comunale, organizzato dal PD zonale in collaborazione con l’ADDA (Associazione per la difesa dei diversamente abili), il convegno di presentazione della proposta di legge regionale sull’autismo, a firma dell’onorevole Michele Mirabelli, deputato regionale dello stesso partito nonché presidente della terza commissione – affari sociali - del Consiglio Regionale.
Nel presentare l’iniziativa Michele Galimi, responsabile del PD della Piana e consigliere comunale di minoranza del Comune di Cinquefrondi, ha ringraziato il presidente dell’ADDA Vito Crea e gli altri intervenuti per l’opportunità offerta, sottolineando come sul fronte della disabilità sia imprescindibile un cambio di mentalità che si concretizzi nel passaggio dalla logica dell’assistenza a quella dell’inclusione.
Subito dopo Galimi, il presidente dell’ADDA Vito Crea ha brevemente riassunto le vicende del concepimento dell’idea di una proposta di legge - destinata a recare concretamente aiuto agli affetti da questa patologia e alle loro famiglie - e della sua tempestiva ricezione sia da parte di Seby Romeo, capogruppo del PD al consiglio regionale, sia di Michele Mirabelli dopo l’audizione dell’ADDA nella commissione da lui presieduta, nello scorso mese di aprile.
Vito Crea, sulla scorta della propria personale esperienza di genitore di una bambina autistica, non ha lesinato le espressioni polemiche nei confronti dell’insipienza di non pochi operatori della scuola, soprattutto dirigenti ed insegnanti di sostegno, suscitando un polemico contraddittorio di alcune operatrici scolastiche presenti in sala. Si è quindi soffermato sulle problematiche derivanti dalla crescente incidenza delle patologie dello spettro autistico e sulla svolta che ci si aspetta dalla trasformazione in legge della proposta, che non sarà indolore per il vasto coacervo di interessi che ruota intorno ai bambini autistici e alle loro famiglie.
E’ stata quindi la volta dell’assessore regionale Federica Roccisano, che ha messo l’accento sulle problematiche dell’inclusione e sulle difficoltà degli operatori scolastici, le cui carenze sono spesso imputabili ad un contesto che li lascia soli a svolgere un ruolo improprio di assistenza, mentre l’obiettivo della legge in discussione è l’inclusione nella scuola come grado preparatorio all’inserimento nel mondo del lavoro, quali persone in grado di portare alla società il loro contributo. La politica secondo la giovane componente dell’esecutivo regionale non ha che un compito, la soluzione dei problemi della gente nel quadro di un disegno strategico, di un progetto di società alla cui realizzazione chi fa politica deve sentirsi vocato.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Commissione affari sociali Michele Mirabelli, firmatario della proposta di legge, che ha evidenziato il drammatico quadro della sanità regionale ereditato dalle amministrazioni precedenti e di come ci si stia adoperando per liquidare l’approccio della vecchia politica destinando le risorse ad iniziative di cambiamento in grado di venire incontro ai reali problemi e ai reali bisogni dei cittadini. Quanto alla proposta di legge regionale, essa ricalca le linee della legge nazionale di recente licenziata dal Parlamento.
Infine Seby Romeo, invitato da Michele Galimi a tracciare lo stato dell’arte dell’attuale situazione politica regionale, ha messo a fuoco l’impegno contro le lobby dell’attuale compagine alla guida della Regione Calabria, di cui è un esempio la vicenda degli affitti, emblematica di una situazione di tacite connivenze che per anni ha rappresentato la palla al piede della Calabria.

Nella foto: il presidente dell'ADDA Vito Crea e l'assessore regionale Federica Roccisano.


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(27.9.15) RITORNANO I FANTASMI - Alcuni giorni fa ci è stato recapitato, su supporto cartaceo e per posta tradizionale (operatore Poste Italiane), un commento rigorosamente anonimo all’appello dell’Amministrazione e del sindaco per la salvezza della Società Sportiva Galatro. Siccome il fantasma cartaceo tiene dietro a una discreta teoria di fantasmi telematici che sembra essersi dissolta dopo aver celebrato effimeri fasti qualche settimana fa, alcune considerazioni s’impongono.
Prima: non ci risulta che nel nostro paese sia stata soppressa la libertà di parola e di stampa (cartacea e telematica) e non riusciamo a trovare una ragione che giustifichi il ricorso a quello che nell’Unione Sovietica degli anni Settanta si chiamava samizdat, un foglio edito in proprio e clandestinamente per criticare il potere. Carmelo Panetta, con tutto il rispetto, non ci pare abbia nulla in comune con Breznev e chiunque avesse voglia e tempo potrebbe criticarlo senza tema alla luce del sole: per quello che non fa, che fa e per come lo fa, ovviamente senza indulgere nell’offesa personale gratuita, cosa, questa sì, penalmente perseguibile ed eticamente condannabile.
Seconda: chi decide di lanciare i suoi strali dall’ombra è convinto di pronunciare verità inconfutabili di cui, tuttavia, non vuole assumersi la responsabilità. Davvero non ci potrebbe essere contraddizione più stridente: se uno è convinto che le sue non sono semplici doxai, opinioni, ma verità rivelate solo a lui di cui, per spirito missionario, vuole metterci a parte, non dovrebbe avere remore e spaventarsi di possibili conseguenze non esattamente gradite. Un vero eroe muore per testimoniare la verità, non si nasconde dietro “papelli” dal contenuto assolutamente controverso e controvertibile.
Terza: davvero pensa, colui che decide di entrare in clandestinità, di spostare con le sue “verità” gli equilibri politici e, in prospettiva, elettorali? Se così è, segua il consiglio: vada su Pagine Gialle, e cerchi sotto la voce “medici, chirurghi, specialisti” la sottocategoria: “neuropsichiatri, psichiatri …”.
Quarta e ultima: Galatro ha bisogno di riprendere un dibattito vero, autentico, proiettato nel futuro. Non di perdersi dietro a dozzinali disquisizioni pro o contro Carmelo Panetta. Il tempo dei samizdat è finito, per sempre.

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(1.10.15) "GALATRO VIVA" ESCE ALLO SCOPERTO: CONVEGNO SABATO 3 OTTOBRE - Galatro Viva, l’associazione civico-politica presentatasi nello scorso mese di giugno alla cittadinanza con un manifesto programmatico dai chiari intenti innovativi, passa alla fase concreta annunciando, in una conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio di sabato 26 settembre nella sede inaugurata in via Garibaldi - negli storici locali che furono della Camera del lavoro e, in epoche successive, dei Democratici di Sinistra e del PD - una serie di convegni sulle prospettive e le potenzialità di Galatro che scandiranno il percorso da qui alle elezioni della prossima primavera.
Si partirà sabato prossimo 3 ottobre, alle ore 17.00, nella sala convegni di Piazza Matteotti discutendo su I beni paesaggistici e culturali: risorse per lo sviluppo del territorio, convegno organizzato in collaborazione con ISAG, Istituto di alti studi in Geopolitica e scienze ausiliarie, Europa 2020 e Cefris, Centro europeo per la formazione, la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo. A relazionare saranno docenti e studiosi di università e centri di ricerca – come si può evincere dalla lettura della locandina in basso -, che presenteranno un progetto fattibile e finanziabile con fondi europei sul recupero e la valorizzazione dei numerosi beni culturali, primo fra tutti il convento dei padri basiliani S. Elia.
La presentazione dell’evento di sabato prossimo, a cura del coordinatore di "Galatro Viva" Nicola Marazzita e dei dirigenti Mario Lucia e Tania Pettinato, è stata un’occasione per ribadire che l’obiettivo per perseguire il quale l’associazione è nata, è la fuoruscita del paese dalla lunga stagnazione e dalla decadenza in cui sembra sempre più avvitarsi facendo leva su progetti che, puntando sulle risorse storico-culturali, paesaggistiche, termo-minerarie, energetiche e, soprattutto, umane, riescano a interrompere la spirale negativa determinando il tanto atteso ma sempre rinviato take-off.
I progetti, riguardanti ciascuno un settore, saranno convogliati in un progetto generale di cui s’intravede l’impianto complessivo: la trasformazione di Galatro, anche con la ricettività diffusa grazie alla ripresa del vecchio progetto Paese Albergo, in un luogo di accoglienza dove crescita economica e qualità della vita si coniughino in una sintesi in grado di assicurare al paese un futuro degno della propria storia.
La questione del futuro delle terme non poteva, in una simile ottica, non essere affrontata. La posizione di "Galatro Viva" al riguardo è del tutto priva di sfumature, come si dice in tali casi "senza se e senza ma". Nessuna diversità di accenti è infatti emersa dagli interventi in sequenza di Nicola Marazzita, Mario Lucia e Tania Pettinato, che hanno addirittura adoperato lo stesso lessico per affermare e ribadire “che alla scadenza della convenzione le terme torneranno nella disponibilità dei cittadini di Galatro” e che, dunque, “la vicenda della gestione da parte della Terme service srl è da considerarsi virtualmente conclusa”, anche se, questo è ovvio, bisognerà attrezzarsi per affrontare il dopo con le soluzioni più efficaci, in termini in primo luogo di ricadute occupazionali. Quale che sia la soluzione che si sceglierà, è fuori discussione che la struttura termale, contrariamente a quanto è avvenuto finora, dovrà funzionare a pieno organico.
Un’altra questione affrontata riguarda la collocazione politico-partitica di Galatro Viva. Quel che è emerso è che l’associazione è, appunto, costituita da persone che si sono associate, nel senso etimologico di diventare soci, di mettersi insieme, con tutta la diversità delle loro esperienze, tradizioni e orientamenti ideologici, per cui non esiste nessuna continuità e non esistono riferimenti nella storia politica di Galatro, né recente né dei più lontani decenni. Ne consegue che per interpretare lo scenario politico locale servirà, d’ora in poi, uno schema completamente nuovo che tenga conto della presenza di questo nuovo soggetto che rende definitivamente obsoleta la contrapposizione Destra/Sinistra o Centro-Destra/Centro-Sinistra, dal momento che per definire qualcuno o qualcosa di sinistra (o di destra) è necessario che si dia una destra (o una sinistra), essendo destra e sinistra concetti eminentemente dialettici, che si attraversano cioè reciprocamente.
E proprio perché la rottura col passato si vuole totale, Galatro Viva ha deciso di non giocare a nascondino con i nomi dei futuri candidati. Nicola Marazzita sarà il candidato alla carica di sindaco ed è sicura fin d’ora la presenza in lista di Fortunato Lucia, Luigi Romeo e la giovanissima Tania Pettinato.


Locandina del convegno organizzato da "Galatro Viva".

Nelle foto, dall'alto in basso: i candidati in pectore Nicola Marazzita, Tania Pettinato, Fortunato Lucia e Luigi Romeo.


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(12.10.15) BUENOS AIRES CELEBRA ITALIA: UNA VERA FESTA DELLE TRADIZIONI (Pina Lamanna) - BUENOS AIRES. Come ogni anno, la prima domenica d'ottobre, in occasione della festa del Santo Patrono d'Italia, San Francesco d'Assisi, la città di Buenos Aires celebra ITALIA! Si tratta di una vera festa delle tradizioni.
Anche io sono figlia d'immigrati e sono orgogliosa di continuare con le nostre tradizioni.
Ecco qui in basso una serie di foto della manifestazione:




































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(18.10.15) DON CALIMERA: «SEDICENTI MAGHI E TRUFFATORI SI AGGIRANO PER IL PAESE» - Stando a voci rilanciate da don Giuseppe Calimera nelle ultime omelie domenicali, Galatro sarebbe diventata terra di conquista di maghi, ciarlatani e truffatori assortiti, che senza ostacoli di sorta starebbero affondando la lama nella credulità popolare, invero mai debellata ma in questi anni acuita dalla crisi economica e dal disagio esistenziale che ne consegue.
Don Giuseppe, ovviamente, ha affrontato la questione sotto il profilo religioso, dolendosi della ricerca di consolazioni a pagamento che non può essere ispirata se non da Satana. Ma, a parte il profilo religioso, indiscutibilmente c’è da considerarne uno sociale e politico: se la gente si rivolge a maghi e affini, se è convinta di poter uscire dalle pene prosciugando il barile dei risparmi accumulati quando la crisi ancora non c’era o non mordeva così tanto, allora vuol dire che è alla disperazione e che non ha letteralmente null’altro a cui aggrapparsi.
Però, se così stanno le cose, il fenomeno andrebbe studiato seriamente per misurarne l’incidenza, l’ampiezza e la profondità e tentare, per quanto è possibile, di apprestare efficaci rimedi. Studio che dovrebbe essere fatto dalle due formazioni politiche in incipiente competizione. Non ci sarebbe nulla di più concreto e di più prossimo ai bisogni concreti dei cittadini.


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