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< 2003 Cultura 2004 2005 >

17.3.04 - Cinema, storia e insipienza

8.4.04 - La Parrocchia di San Nicola
da un articolo di Raffaele Sergio

29.5.04 - Un convegno sulla famiglia

30.5.04 - Un libro su Feroleto

18.6.04 - 4/Quartet e Salsa Loca

23.7.04 - Ugo Ferrari: a un anno dalla scomparsa
di Francesco Distilo

30.7.04 - Domenico Distilo nella Fondazione "Seminara"

20.8.04 - Salsa Loca in concerto

8.9.04 - Il Coro Parrocchiale

8.10.04 - Olimpia Bruni espone alle Terme

20.12.04 - Trimboli e il presepe a S. Nicola





(17.3.04) CINEMA, STORIA E INSIPIENZA - Al Cine-Teatro “Gentile” di Cittanova è stato proiettato lunedì 15 Marzo, per le classi terminali dei licei cittadini, frequentati da molti ragazzi di Galatro, il film di Paolo Benvenuti “Segreti di Stato” sulla vicenda di Salvatore Giuliano e l’eccidio di Portella delle Ginestre.
La chiave di lettura proposta dal film e confermata nel successivo intervento dal regista è chiara: la verità ufficiale secondo cui a sparare sui contadini che a Portella festeggiavano il primo Maggio 1947 sono stati Giuliano e la sua banda va completamente ribaltata. L’eccidio di Portella sarebbe stato infatti il primo di una lunga serie di episodi con i quali si è fatto in modo, attraverso il ricorso sistematico alle stragi e complicità rimaste sempre oscure tra servizi segreti internazionali, esponenti politici dei partiti di governo, variegati personaggi del milieu affaristico-criminale-mafioso, che la democrazia italiana restasse per cinquant’anni una democrazia dimidiata, bloccata dal veto delle amministrazioni USA all’accesso al potere del PCI, il principale partito d’opposizione.
Il film ricostruisce la vicenda culminata nel caffè avvelenato al luogotenente di Giuliano, Gaspare Pisciotta, sulla base di un “teorema”, di un gioco a incastri in cui alla fine ogni tessera del puzzle va a posto e conferma il quadro d’insieme, la tesi della cospirazione internazionale contro l’avanzata delle forze democratiche e popolari e il conseguente compimento (con l’alternativa) della democrazia italiana. In sintesi: a sparare sui manifestanti di Portella sarebbe stata una banda, trasportata sul luogo nottetempo dallo stesso Pisciotta, che aveva accettato di fare il servizio all’insaputa di Giuliano, non si sa con sicurezza in cambio di quali contropartite.
Fin qui il film che, come ogni altra ricostruzione di eventi storici, “sistema” i fatti secondo una interpretazione del contesto (il “teorema”), cioè a partire da un’ipotesi di fondo – a sua volta non astratta, campata in aria, ma desunta da una certa “pregiudiziale” lettura dei fatti stessi - che è necessaria affinché essi non restino “bruti fatti” ma acquistino un senso e un significato che potranno essere messi in discussione solo se e quando emergeranno altri fatti non inquadrabili nell’ipotesi, oppure emergerà un’altra ipotesi che abbia, rispetto agli stessi fatti, una maggiore forza esplicativa.
Ogni ricostruzione di fatti, in quanto si basa su un’ipotesi, è “ideologica”, intendendo per ideologia ciò che predetermina l’interpretazione dei fatti in base a un “sistema di valori”, direbbe Max Weber, senza tuttavia compromettere per questo la serietà scientifica della ricostruzione, di cui è garanzia il rigore (che appartiene a chiunque ricostruisca con serietà) nell’uso del nesso causale (scire est per causas scire).
Si tratta di concetti che fanno ormai parte del bagaglio di qualsiasi persona di media cultura che abbia la possibilità di orecchiare il dibattito mediatico tra storici. Le domande, intelligenti, fatte dagli studenti presupponevano (quasi tutte) queste che si possono definire ovvietà. Non le presupponeva, invece, la supponenza del Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico, che dopo aver colto scorrettamente il destro offertogli dal saluto istituzionale per avanzare riserve preventive su una non meglio precisata storia che non verrebbe "declinata pedagogicamente" – come se la pedagogia non fosse per forza intrinseca alla storia che si insegna, se chi la insegna sa di storia e non perde tempo con la indigesta pappa della pedagogia ministeriale - dopo aver avanzato queste riserve, dicevamo, riprendeva la parola, verso la fine, per inveire contro un presunto uso distorto, in chiave politica antiberlusconiana, della storia da parte di regista, moderatore ed organizzatori della manifestazione, alzandosi subito dopo e andandosene teatralmente per dare maggiore forza alla tesi sostenuta.
Francamente desolante e sconcertante! Sconcertante che la scuola italiana, grazie anche (purtroppo) alle scelte del Centrosinistra, abbia, con la legge sulla dirigenza scolastica, attribuito un ruolo fondamentale (soprattutto nello spropositato riconoscimento economico rispetto ai compiti effettivamente svolti) a personaggi che sono, in non pochi casi, un concentrato di caporalismo esaltato, esibizionismo molesto ed ignoranza sesquipedale mimetizzata dalla spessa coltre del burocratese e pedagogese ministeriali.


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Il trittico del Gagini (8.4.04) (Dopo l'articolo di Umberto Di Stilo riteniamo utile pubblicare, anche perché in qualche modo in tema con le feste di Pasqua, quest'articolo del Prof. Raffaele Sergio, nostro concittadino scomparso da pochi anni, pubblicato sul bollettino parrocchiale "Parrocchia Nostra" nel 1963.)

LA PARROCCHIA DI SAN NICOLA (da un articolo di Raffaele Sergio) - È segno fausto che in Galatro si pubblichi "Parrocchia Nostra" a cura del Rev. don Rocco Distilo. Qui, però, non intendiamo illustrare il contenuto formativo di "Parrocchia Nostra", ma rivedere la nostra Parrocchia nel tempo e nello spazio. Un superstite documento relativo alle chiese consacrate dal 600 in Galatro, fra l'altro, ci pone il dubbio circa la data di fondazione e il luogo in cui sorgeva la Parrocchia di San Nicola. Sappiamo, comunque, attraverso altri dati, che essa era nel rione Montebello e che Giuseppe Garafa d'Andria, presule di Mileto, dopo il terremoto del 1783 la trasferiva nel rione Magenta e, precisamente, nell'attuale chiesa, riedificata per concessione di Ferdinando IV°. La chiesa di San Nicola, ad una navata, con ampia abside ed uno svelto campanile, venne gravemente danneggiata dai movimenti tellurici del 1905 e del 1908. Maestranze locali, col probabile aiuto dei Morani, incaricati al restauro, animarono la chiesa di un sobrio ordine jonico. Gli angeli, sovrastanti l’arco trionfale, crollarono poi causa il terremoto del 1928. Nel 1956, a maturazione di un voluminoso carteggio, si dava inizio ai lavori di ammodernamento della chiesa: le armoniose linee del prospetto assumevano un'andatura disordinata; l'interno si alterava con delle tinte di strano gusto.
La statua dell'Assunta Tuttavia, la chiesa parrocchiale di San Nicola vanta di un trittico gaginesco, già patrimonio del distrutto tempio di S. Maria della Valle, esistente ai margini del Metramo e consacrato nel 1586 dal vescovo Marco Antonio Tufo. Fu proprio nel 1912 che il sindaco, cav. Francesco Lamari, ottenne dal Ministero della P. I. la riattazione ed il rifacimento di detto altare nonché l'iscrizione fra i monumenti nazionali italiani. Nella suddetta chiesa, vi è anche una statua quattrocentesca di alabastrino, rappresentante San Nicola, proveniente dalla diruta chiesa abbaziale di Salvatore della Chilena (Castellace sopra Galatro). Delle statue lignee, di cui è dotata la nostra Parrocchia, vanno per la maggiore quelle di San Rocco e dell' Assunta. Quest’ultima, purtroppo, in seguito a rimaneggiamenti colorostici, ha perduto l'originaria bellezza.
Se si conservasse, non meno importante sarebbe il dipinto raffigurante l'Assunta, quello delle Anime del Purgatorio, e di questo vorremmo che si tenesse conto, non si sa che fine abbia fatto. Tra gli oggetti del culto troviamo, in dotazione alla predetta Parrocchia, un preziosissimo calice di argento ed un antico corredo di paramenti. Il nostro parroco, novello della chiesa di San Nicola, si sta prodigando per i fedeli, non solo per amore alla terra che gli ha dato i natali, ma anche per le eccellenti virtù di cui è dotato. Don Rocco, sicuramente, tenterà pure di salvare la tradizionale campana che da anni, per una semplice lesione, giace per terra come emporio di poco valore. Aggiungiamo, per avere interpretato il costante desiderio di tutti i galatresi, che vorremmo sentire ancora suonare la campana dei nostri avi, la campana tanto, tanto cara alla nostra fanciullezza.

Raffaele Sergio (da “Parrocchia Nostra”, Bollettino Parrocchiale di San Nicola in Galatro, N. 3-4-1963)

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(29.5.04) UN CONVEGNO SULLA FAMIGLIA - Promotrice la dottoressa Maria Teresa Lamanna, stagista in economia presso l'Università di Torino, si terrà martedì 1 Giugno alle 18 e 30, grazie al patrocinio e all'organizzazione del Comune, presso l'Auditorium del Karadros Termae Hotel, un convegno sul tema "La famiglia: primario capitale sociale".
Sono previsti gli interventi del Sindaco Giovanni Papa, che aprirà i lavori con un breve cenno di saluto, della dottoressa Lamanna, a cui è affidata l'introduzione, del sociologo prof. Lazzarini dell'Università di Torino che svolgerà la relazione clou, di don Cosimo Furfaro, parroco di Galatro, della dottoressa Stella Primerano e della dottoressa Elisa Santoro, entrambe psicologhe in forza alla struttura operativa dell'ASL 10 di Palmi.


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La copertina del libro 'Feroletum' (30.5.04) UN LIBRO SU FEROLETO - Presso la palestra comunale di Feroleto della Chiesa è stato presentato il volume Feroletum, sulla storia del piccolo centro disteso, con i suoi due nuclei di Feroleto (propriamente detto) e Plaesano, su un pianoro a est del nostro comune. A curare la storia di Feroleto (e Plaesano) sono stati il prof. Francesco Distilo, nostro concittadino, e lo storico Bruno Polimeni, che ha al suo attivo numerose pubblicazioni tra le quali fa spicco "San Ferdinando e i Nunziante", sulla storia del paese d'origine dello studioso, San Ferdinando appunto.
A introdurre il convegno, dopo il saluto del sindaco prof. Francesco Papa, è stato il presidente della Pro loco, Michelangelo Tranquilla, che ha sottolineato come sia la prima volta in assoluto che si pubblica una storia di Feroleto e come costituisca per lui motivo d'orgoglio aver promosso, attraverso la sua associazione, la pubblicazione di un'opera che consente ai cittadini di Feroleto e Plaesano di acquisire la piena consapevolezza della propria identità storica e, dunque, attuale.
A svolgere la relazione "ufficiale" è stato il prof. Ugo Verzì Borgese, illustre studioso di cose locali, il quale con ricchezza di riferimenti e di rimandi, attingendo ad un notevolissimo repertorio di dati e date citati a memoria, ha efficacemente sintetizzato la messe di spunti e di motivi offerti dalla fatica dei due autori, spunti e motivi che abbracciano sette secoli di storia.
Ben evidenziata dalla relazione di Verzì la principale caratteristica del volume: l'acribia nella ricerca e nella selezione dei materiali d'archivio (per la quale è stato decisivo l'apporto di Polimeni, la cui dimestichezza con le "sudate carte" è ben nota agli appassionati cultori della materia) e la partecipazione sentimentale, poetica, non disgiunta da puntuali riscontri documentali, che ha contaddistinto l'apporto del prof. Distilo alla confezione del volume. Hanno quindi preso la parola i due autori che, con brevi note, hanno esposto i criteri che li hanno guidati nel non facile lavoro.
Il volume di Distilo e Polimeni s'inserisce in un filone, le storie locali, la cui proliferazione non s'incentiverà mai abbastanza e che la grande storiografia, sulla scia del sentiero aperto dalle Annales gia negli anni Venti del secolo scorso, riconosce indispensabile per mettere in luce aspetti della vita e della cultura materiale di cui, altrimenti, si perderebbe ogni traccia.


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Il pianista Nicola Sergio Il gruppo 'Salsa Loca' in azione durante una recente serata (18.6.04) 4/QUARTET E SALSA LOCA - Il giovane pianista galatrese Nicola Sergio continua con successo la sua attività. Abbiamo già scritto tempo fa del quartetto Jazz, chiamato 4/Quartet, col quale si esibisce con sempre maggiore successo ed in locali e sedi di prestigio.
Assieme ad altri musicisti ha da qualche tempo formato anche un altro gruppo che esegue musica del genere latino-americano (salsa). Il nome del nuovo gruppo è quanto mai indicativo: Salsa Loca.
L'attività musicale dei due complessi strumentali è sempre più intensa. Durante l'estate gli impegni sono in aumento. Il gruppo ha già suonato a Roma e in altre regioni. A breve sono fra l'altro previste esibizioni nell'Italia centrale ed una breve tournée in Calabria.
Per presentarsi adeguatamente agli appassionati il gruppo ha recentemente creato un proprio sito web ufficiale raggiungibile all'indirizzo
www.quattroquartet.it. Abbiamo creato un link stabile al sito dalla nostra sottopagina I Links e uno temporaneo sulla barra verde in basso.
Vi proponiamo anche due brevi frammenti di alcune recenti incisioni dei due gruppi. Cliccare sui link sotto:
4/Quartet (Jazz)
Salsa Loca (Salsa)

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Il dott. Ugo Ferrari (23.7.04) UGO FERRARI: A UN ANNO DALLA SCOMPARSA (di Francesco Distilo) - Lo scorso 30 Luglio è ricorso il primo anniversario dell’immatura scomparsa del carissimo dott. UGO FERRARI, primario di ginecologia ed ostetricia di alta professionalità, per cui ci è doveroso ricordarlo a quanti lo conobbero e lo stimarono sia per le sue doti professionali che umane.
Il dott. Ferrari era nato a Galatro il 15.04.1927 da Michele e da Teresa Ferrari, nobile e stimata famiglia distintasi, nel corso degli anni nel campo della cultura e nella vita sociale e politica.
Ci piace ricordarlo, in questo primo anniversario, a noi stessi, ai cittadini galatresi, a tutti quei suoi pazienti della vicina Sicilia e, principalmente, ai messinesi e liparoti, in quanto a Messina prima, come aiuto primario presso l’ospedale “Piemonte” e, poi, a Lipari come primario, egli operò con tanto zelo e spirito altruistico come medico specialista e come uomo di questa società.
Il dott. Ferrari era l’amico affettuoso e cordiale di tutti. La sua disponibilità, in ogni momento, non faceva differenze di classi sociali. Per lui il prossimo sofferente, il bisognoso, era l’obiettivo principale, il suo traguardo di vita, sacrificando spesso e volentieri i propri interessi pur di venire incontro ai più bisognosi.

Ecco, Ugo,
t’ho ricordato
a me stesso,
agli amici,
ai tanti sofferenti
che con amor curasti.
A Dio, or, raccomando,
la tua eletta anima
dicendo a Lui
pregando:
“tienilo,
Gesù,
con Te,
ché Ugo morì servendo,
aiutando e amando,
nel Tuo nome,
quel prossimo diletto
che Tu tanto
raccomandasti”.


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Domenico Distilo (30.7.04) DOMENICO DISTILO NELLA FONDAZIONE "SEMINARA" - Come avevamo previsto nell’articolo “Ribaltoni a Giffone e Maropati", il Comune di Maropati ha rinnovato la propria rappresentanza in seno al Consiglio d’Amministrazione della Fondazione “Fortunato Seminara”.
Della nuova rappresentanza comunale farà parte il titolare del nostro dominio internet, Domenico Distilo, al quale è stato notificato il decreto col quale il neo sindaco di Maropati, geom. Eugenio Gallizzi, ha nominato i cinque consiglieri di sua spettanza.
Oltre a Domenico Distilo, Caterina Adriana Cordiano (si tratta di una rentrée dal momento che la Cordiano è stata presidente della Fondazione dalla sua istituzione fino all’avvento del dottor Vincenzo Gallizzi nel 1997), Maria Rosa Grillo, Giovannella Gattuso e Giuseppa Sibio.
Ai neo consiglieri gli auguri di Galatro Terme News.

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I Salsa Loca sul palcoscenico di Galatro (20.8.04) SALSA LOCA IN CONCERTO - Il gruppo dei Salsa Loca, che produce musica del genere latino-americano, e del quale fa parte il giovane pianista galatrese Nicola Sergio, si sta esibendo in questo perido dalle nostre parti. A sorpresa la band sera del 19 agosto si è esibita proprio a Galatro in piazza Matteotti. I Salsa Loca a Galatro: a sinistra al piano Nicola Sergio L'appuntamento non era previsto, in quanto nella stessa serata il complesso doveva esibirsi a Polistena. Quest'ultimo concerto però è stato annullato a causa di un lutto cittadino (un incidente stradale sulla Jonio-Tirreno in cui hanno perso prematuramente la vita due polistenesi, padre e figlio) e dunque la band di Nicola Sergio ha potuto dirottare a Galatro la propria esibizione.
La serata di Galatro è stata molto riuscita con la partecipazione di musicisti dalle spiccate doti musicali; si è messa ben in evidenza la singolarità dell'impasto sonoro della band che amalgamava in modo mirabile le flessuose armonie dei fiati alla vivacità della sezione percussioni, il tutto magistralmente coadiuvato da un pianoforte sempre ben in sintonia con gli altri timbri e con i vocalist.
Anche il pubblico, numeroso, si è divertito molto, apprezzando e assecondando lo spettacolo che prevede una replica a Maropati il 20 agosto.


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Il complesso corale in una recente foto (8.9.04) IL CORO PARROCCHIALE - Interessanti performance sta effettuando il Coro Parrocchiale di Galatro che si sta disimpegnando in modo ammirevole durante lo svolgimento dei riti liturgici solenni. Ultimo impegno in ordine di tempo è stato quello in occasione della festa della Madonna della Montagna. Durante il 2004 il coro è già stato protagonista nei riti della Settimana Santa, nei festeggiamenti in onore di Maria SS. del Carmelo e in altre occasioni, compresi alcuni funerali solenni e alcuni matrimoni. Vario e sempre crescente il repertorio che comprende canti sacri sia all'unisono che polifonici. Le esecuzioni del coro risultano gradevoli ed apprezzate dai celebranti e dai fedeli che non di rado si complimentano personalmente con gli esecutori. Si tratta di un gruppo ben affiatato di voci miste guidate dall'organista Massimo Distilo e dal coordinatore musicale Mario Marazzita. Secondo organista è invece Biagio Cirillo. Per tutto il gruppo è d'uopo un "ad maiora".

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(8.10.04) OLIMPIA BRUNI ESPONE ALLE TERME - Dal 9 al 12 Ottobre, con orari sia mattutini che pomeridiani che si protraggono fino alle ore 21:00, è prevista la mostra, presso l'Hotel delle Terme, della pittrice Olimpia Bruni, che esporrà lavori ispirati a "I colori del Mediterraneo".
L'evento, stando al poster di presentazione, rientra nelle iniziative promozionali della Terme Service. Non è ben chiara la questione del "patrocinio del Comune di Galatro". Risulterebbe strano che il Comune patrocinasse (leggi: finanziasse) un'iniziativa promozionale della società che gestisce le Terme. A meno che non si intenda dire, semplicemente, che la mostra avverrà presso il Karadros Thermae Hotel su iniziativa e con patrocinio del Comune. Ma in tal caso allora non c'entrerebbe la Terme Service.
Un chiarimento, avrebbe detto il Principe De Curtis, sarebbe d'uopo.


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Presepe di Trimboli: particolare della grotta. (20.12.04) TRIMBOLI E IL PRESEPE A S. NICOLA - Anche quest’anno Peppino Trimboli, sacrista della parrocchia di Galatro, ha profuso la sua arte antica di maestro del presepio napoletano nella confezione di un originale manufatto che si ammira nella chiesa matrice di San Nicola, alla sinistra dell’altare del Gagini, in un angolo di solito poco utilizzato dell’abside che una volta era occupato dal coro.
Presepe di Trimboli: veduta d'assieme. La bravura di Peppino consiste nel ricavare molto da poco, nell’ottenere una varietà di soluzioni creative da materiali umili – argilla, legno, muschio - limitando all’indispensabile l’apporto di congegni tecnologici. Così ci fa cogliere l’essenza dell’arte del presepio, la cui invenzione, non a caso, si deve al più umile dei santi, San Francesco d’Assisi.
Se si trovasse il modo di utilizzare Peppino per una “scuola del presepio”, di modo che non si disperda una tradizione che, come molti hanno ricordato in questi giorni, è parte cospicua della nostra identità, non solo religiosa, ma storica e culturale, sarebbe sicuramente un fatto positivo, con importanti possibili ricadute anche su altri piani.


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