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< mag 00 Cronache - Giugno 2000 lug 00 >

4.6.00 - Nuova riunione dei "termalisti"

6.6.00 - Tre nomi per il Piano Regolatore

10.6.00 - Acqua non più potabile

22.6.00 - Ancora disagi idrici





(4.6.2000) NUOVA RIUNIONE DEI "TERMALISTI" - Il gruppo di cittadini particolarmente ansioso per il futuro delle terme di Galatro ha indetto una nuova riunione popolare tenutasi nella sala parrocchiale S. Nicola sera di sabato 3 giugno. Alla riunione, convocata con un pubblico annuncio, sembra abbia partecipato un numero piuttosto esiguo di persone. Pare che i "termalisti" si oppongano alla assegnazione della gestione delle terme a qualche impresa extracittadina da parte dell'attuale amministrazione comunale. Politica e affari si mischiano in questi movimenti dal carattere piuttosto controverso. C'è da dire che l'approssimarsi della scadenza elettorale determina spesso degli accadimenti di non facile catalogazione. La fibrillazione pre-elettorale comincia a manifestarsi in modo piuttosto evidente. La poltrona di sindaco potrebbe far gola a molti visto pure che l'indennità mensile per i primi cittadini negli ultimi tempi è diventata piuttosto cospicua. Insomma molta gente all'avvicinarsi delle urne, si muove nella maniera tipica: sorretta cioè dal perseguimento di utili, che siano essi utili di impresa, utili personali, utili di gruppo, utili di partito, certo non si tratta degli utili dei più deboli. Chi manifesta debolezza di norma viene colpito impietosamente.

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(6.6.2000) TRE NOMI PER IL PIANO REGOLATORE - Francesco Papasidero, Antonio Lamari e Nicola Sollazzo (due architetti e un ingegnere) hanno ricevuto l'incarico da parte del Comune di Galatro di redigere il nuovo Piano Regolatore. Si sentiva da tempo la mancanza del supporto di una adeguata razionalizzazione nell'allocazione dei nuovi fabbricati. Finalmente, dopo varie tergiversazioni, si è giunti ad una conclusione che permetterà a chi costruisce di avere dei punti di riferimento precisi, oltre al fatto che una adeguata distribuzione e un giusto indirizzamento delle linee di sviluppo edilizio del paese appaiono indispensabili in tempi in cui ormai poco spazio può essere lasciato a fiduciose e spesso presuntuose improvvisazioni e approssimazioni.
Questa novità, viste anche le figure di indubbio rilievo professionale incaricate di portare a termine il compito, dovrebbe dare al paese, col passare degli anni, un nuovo volto che tutti auspicano migliore di quello attuale.


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(10.6.2000) ACQUA NON PIU' POTABILE - Il Comune di Galatro ha diramato un avviso scritto nel quale avverte la cittadinanza che l'acqua corrente non potrà più essere utilizzata per essere ingerita in quanto da analisi fatte ultimamente risulta in essa presente una notevole percentuale di impurità che ne inficia la potabilità. La stessa acqua potrà comunque essere usata per cuocere i cibi. Non si sa ancora di preciso da cosa deriva questo problema che non è la prima volta che si verifica. La cosa arriva del tutto inaspettata dal momento che l'acqua stessa circola da non molto tempo in condutture assolutamente nuove, visto il rifacimento recente delle reti idrica e fognante. Se si aggiunge che, dopo tale rifacimento, le zone alte del paese (vedi via Lamari e Garibaldi) continuano a rimanere regolarmente a secco d'acqua durante la notte, si può ritenere che c'è un bel po' di gente che "fa proprio acqua!"

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La fonta pubblica alla Villa Comunale (22.6.2000) ANCORA DISAGI IDRICI - Continuano i problemi con l'acqua a Galatro. Nonostante il miliardo e mezzo speso recentemente per il completo rifacimento delle reti idrica e fognante, una parte della popolazione continua a restare senz'acqua di notte e per buona parte della mattinata. Non c'è modo per chi debba partire presto la mattina, di poter in qualche modo darsi una sciacquata almeno al viso. Il riattacco dell'acqua al mattino, che avveniva di solito intorno alle 6.00, ora si protrae per buona parte della mattinata. Insomma, a questo punto, visto che le tubature sono nuove, è ipotizzabile che le responsabilità di questi continui, inspiegabili e ripetuti disagi idrici siano da addebitare agli addetti del settore (Comune e ditte di manutenzione). Se costoro si dessero una mossa e facessero bene il loro mestiere, si vivrebbe certamente meglio.

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