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< feb 05 Cronache - Marzo 2005 apr 05 >

1.3.05 - Seduta di nuovo deserta

2.3.05 - Strepitoso febbraio!

2.3.05 - Svaligiato il tabacchino

3.3.05 - Approvate le centrali e la surroga

5.3.05 - Terme: deciso lo sciopero generale

11.3.05 - Manifestazione per le terme: clamoroso flop

11.3.05 - Nasce il Centro Popolare Galatrese

11.3.05 - Cinquantamila!

15.3.05 - Il candidato di Albenga

21.3.05 - L'assemblea del Centro Popolare

28.3.05 - Apprensione diminuita per il grave incidente d'auto

30.3.05 - Passa il bilancio coi voti dell'opposizione





(1.3.05) SEDUTA DI NUOVO DESERTA - La seduta che avrebbe dovuto surrogare Rino Dell’Ammassari con Nicodemo Nicolaci è andata deserta. L’appuntamento è rinviato a giovedì 3 marzo, giorno per il quale è fissata la seconda convocazione.
Intanto il sindaco ha fatto allegare agli avvisi della seduta diramati ai consiglieri un suo singolare
“motu proprio” (che alleghiamo in formato PDF) col quale regolamenta l’accesso degli stessi consiglieri agli uffici comunali.
Il consigliere potrà dirsi tale, stando al “motu proprio”, solo nei giorni di martedì e giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17 e potrà esercitare il mandato solo “previo (sic) autorizzazione del segretario comunale”. I rappresentanti della sovranità popolare potranno, dunque, esercitarla nei limiti di tempo prescritti e solo se il segretario comunale li autorizza. Nasce così una nuova dottrina di Diritto costituzionale: la sovranità popolare limitata e subordinata alle autorizzazioni, immaginiamo discrezionali, di un funzionario pubblico qual è il segretario comunale.
Non basta: nell’ultimo capoverso si precisa che “per richieste urgenti i Consiglieri potranno rivolgersi al proprio capogruppo sempre previo (sic) autorizzazione del Segretario comunale ed in sua assenza del Sindaco”.
Abbiamo letto bene: anche la facoltà del consigliere di rivolgersi al proprio “capogruppo” (non si capisce perché con iniziale minuscola, a differenza di Sindaco, Consigliere, Segretario) è subordinata all’autorizzazione del segretario comunale (o in sua assenza del sindaco), che la concederà, pensiamo, solo dopo aver debitamente vagliato gli argomenti e le modalità (de visu, telefonicamente, per e-mail, per posta tradizionale).
Ne conseguirà, inevitabilmente, che il segretario comunale, al quale le ultime leggi avevano sottratto molti poteri e prerogative, se li riprenderà tutti e ne aggiungerà degli altri, cambiando il proprio nome in quello di “Grande fratello”.
Succedeva a Galatro nell’anno 2005.

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(2.3.05) STREPITOSO FEBBRAIO! - Incredibili i numeri di febbraio per quanto riguarda gli accessi al nostro sito che sono stati quasi duemila, superando così di oltre 200 il precedente record di gennaio, nonostante febbraio sia un mese di soli ventotto giorni. I risultati sono superiori alle nostre aspettative e non sappiamo più come ringraziare i nostri sempre più numerosi lettori per la fiducia che continuano ad accordarci.
Ormai una manciata di contatti ci separa dallo storico traguardo dei cinquantamila, che festeggeremo sul web. C'è in progetto di mettere in palio dei gadgets per i nostri lettori più attenti.


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(2.3.05) SVALIGIATO IL TABACCHINO - Rapina con scasso, nella notte tra martedì 1 e mercoledì 2 marzo, ai danni della storica rivendita numero 1 Sali e Tabacchi, ubicata nel vicoletto di confluenza della via Lamari e della via Garibaldi.
Gli ignoti attentatori, dopo aver forzato la porta d'ingresso, sono penetrati all'interno e asportato sigarette, carte telefoniche e altri generi merceologici per svariate migliaia di euro.
Sono riusciti a "lavorare" in silenzio visto che nessuno ha sentito e si è accorto di nulla. E' la prima volta, a Galatro, che un esercizio commerciale viene visitato nottetempo dai ladri. Speriamo che rimanga l'unica.


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(3.3.05) APPROVATE LE CENTRALI E LA SURROGA - All’unanimità, dunque anche con il voto dei tre consiglieri di minoranza (Casa, Di Matteo e Distilo) presenti alla seduta, sono state approvate la surroga di Dell’Ammassari con Nicolaci e le varianti allo strumento urbanistico per la costruzione delle due centrali idroelettriche. Erano invece in sei i consiglieri di maggioranza, tra cui Sapioli.
La posizione di quest’ultimo verrà vagliata dal direttivo dei Diesse in programma per venerdì sera. Non si esclude che possano essere adottate sanzioni, anche se la cosa sarebbe perfettamente inutile dal momento che, avendo scelto di appoggiare e di partecipare, quanto prima, all’esecutivo, Sapioli si è posto fuori del partito.
Più che il lato politico, è da evidenziare il lato comico (o patetico, fate voi) della vicenda. In qualità di vicesegretario dei Diesse, Sapioli aveva infatti approvato, e pare ne sia stato uno dei maggiori fautori, la linea dell’aut aut nei confronti del sindaco e degli altri amministratori iscritti alla Quercia (o seguono le indicazioni del partito o sono fuori). Linea che lui stesso ha disatteso a distanza di solo qualche giorno, sedotto dalla sirena dell’assessorato.
Prendono forza, intanto, le voci di un possibile patto di fine consigliatura per evitare il voto anticipato. L’accordo – che poggerebbe sulla volontà comune al gruppo della ormai ex maggioranza che sta con Papa e ad alcune componenti della minoranza di non darla vinta a nessun costo a Cuppari - prefigurerebbe un’intesa elettorale, vale a dire un centrodestra disponibile ad avere Giovanni Papa quale capolista alle prossime elezioni. Certo si è che non le abbiamo ancora viste tutte.


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(5.3.05) TERME: DECISO LO SCIOPERO GENERALE - Tanto tuonò che piovve! I licenziamenti dei lavoratori delle Terme, dati qualche mese fa per certi, poi per avvenuti, poi invece scongiurati, sono questa volta arrivati per 18 unità, selezionate non si capisce con quali criteri. Non si capiscono, invero, neppure i tempi scelti per inviare le lettere, a pochi giorni (sembrerebbe) dall’accreditamento da parte dell’Asl di somme significative per prestazioni erogate negli anni scorsi.
Ieri, venerdì 4 marzo, c’è stata un’assemblea di Amministrazione Comunale (Giunta più Consiglio, minoranza compresa) e rappresentanze sindacali, mentre il rappresentante della Terme Service, Smedile, non sarebbe intervenuto per motivi di salute.
Stando alle notizie sui vari interventi, pare che molti abbiano continuato a menare il can per l’aia, attaccando l’Asl per il dimezzamento del budget e per scelte che penalizzano il termalismo (bene, ma… poco originale). Centrata invece l’autocritica dell’assessore Villelli sul mancato controllo da parte del Comune del piano di sviluppo nel suo complesso.
Quest’ultimo è senz’altro un aspetto da approfondire. E sarebbe uno dei compiti della commissione congiunta amministrazione-sindacati da noi proposta nell’articolo "
Terme: arrivano gli stipendi?". I piani di sviluppo presuppongono però le risorse per attuarli, altrimenti non sono che pezzi di carta, esercitazioni letterarie. Per cui una commissione dovrebbe, preliminarmente, dare un’occhiata ai conti, vedere qual è, per usare la terminologia dell’economia aziendale, il leverage, cioè il rapporto tra capitale ed indebitamento per una società la cui costituzione non è peregrino pensare avvenuta con una sorta di leverage by out, con capitali a prestito e un patrimonio (le terme) non proprio.
Se non dovesse esserci certezza di risorse sarebbe il caso di prendere un’altra strada, atteso che:
1°) i contratti, neppure quelli trilustri, non sono gabbie d’acciaio che vanno rispettati a qualunque costo, pereat mundus;
2°) è possibile una via d’uscita attraverso l’individuazione di nuovi possibili partner della Terme Service, fuori o dentro il capitale della stessa società;
3°) sono possibili soluzioni di management non coincidente con la proprietà, come è stato finora.
Queste sarebbero le cose su cui discutere, fermo restando che è giusta ed opportuna l’iniziativa di indire lo sciopero generale per venerdì prossimo, così come le altre iniziative mirate a indurre l'Asl e l'assessorato regionale alla Sanità ad abbandonare un atteggiamento fortemente discriminatorio nei confronti delle nostre terme.

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(11.3.05) MANIFESTAZIONE PER LE TERME: CLAMOROSO FLOP - Soltanto poche decine i partecipanti alla manifestazione, indetta da Comune e CGIL, per sollecitare all’ASL e alla Regione Calabria una via d’uscita dalla difficile situazione in cui versano le terme.
Ci si sarebbe aspettati una mobilitazione massiccia, la partecipazione di politici locali e nazionali (tanto più che siamo in campagna elettorale), il coinvolgimento, quantomeno, dei lavoratori di tutti i comuni del territorio. Invece solo i lavoratori licenziati dalla Terme Service e qualche slogan scandito con poca convinzione.
La freddezza di Galatro sul problema drammatico delle terme è stata evidente. Secondo noi non si è trattato di insensibilità. Piuttosto di un messaggio chiaro indirizzato in primo luogo all’Amministrazione comunale: è giunta l’ora di cambiare registro, di affrontare il problema strutturale, di individuare soluzioni possibilmente durature e, soprattutto, in grado di assicurare quelle ricadute occupazionali nelle quali si è sperato per decenni.


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(11.3.05) NASCE IL CENTRO POPOLARE GALATRESE - E’ stata annunciata – con un manifesto il cui testo riproduciamo sotto (scaricabile anche in formato PDF) - la nascita del Centro Popolare Galatrese, che in gran parte raccoglie, ci par di capire, le forze della vecchia DC. Il movimento sarà presentato in un’assemblea aperta a tutti i cittadini che si terrà domenica 20 marzo alle ore 17.00 nell’androne delle scuole elementari.

CENTRO POPOLARE GALATRESE

Da almeno un ventennio, si sta assistendo alla crescente disaffezione per la politica. Lo dimostra anche la bassa percentuale di votanti, più o meno in ogni competizione elettorale.

Non tentiamo nemmeno di ricercarne la causa che, del resto, appartiene alla storia, non sempre facile da decifrare. Restiamo al fatto, con una semplice riflessione: Allontanarsi dalla politica equivale alla perdita della propria identità democratica. Con una conseguenza altrettanto semplice: Assoluta passività per le vicende che cadono sulla nostra pelle, che ci toccano, che non ci soddisfano e per le quali ci limitiamo ad inutili lamentazioni. Finché non ci riappropriamo del ruolo di protagonisti della nostra vita, individuale e sociale, finché non riflettiamo seriamente sull'inderogabile esigenza di costruire e alimentare insieme la vita democratica, con senso di responsabilità, con autentica solidarietà e grande spirito di servizio, continueremo a soffrire noi e creiamo le condizioni per le sofferenze dei nostri figli. La democrazia non può essere una questione privata. I problemi di Galatro non appartengono alle Amministrazioni che si alternano, ma sono DELLA GENTE DI GALATRO e ogni cittadino ha il diritto-dovere di conoscerli e concorrere alla soluzione.

Ci presentiamo con la volontà di coniugare insieme i valori che tutti riconosciamo persi, ma che intendiamo recuperare per dare senso e dignità alla nostra esistenza. Vogliamo coinvolgere particolarmente le giovani e i giovani nei quali va posta la fiducia del presente e del domani di Galatro. Insieme ai giovani vogliamo costruire nuovi percorsi di vita che guardino alla situazione economica del paese, alla cultura, alla famiglia, ai rapporti sociali, alla moralità, all'integrazione con altri gruppi che, ormai in costante crescita, si affacciano sul nostro territorio. Ai giovani chiediamo l'entusiasmo che li distingue e, soprattutto, l'impegno. La dipendenza non crea mai benessere. Galatro ha risorse giovani in grado di operare seriamente. Riscoprire queste risorse, valorizzarle, riflettere insieme ai giovani, operare con i giovani: un programma che intendiamo portare avanti.

Il nostro vuole essere un centro aperto ad ogni convergenza, purché si condividano le premesse di responsabilità, di lealtà, di solidarietà, di spirito di servizio e si mettano da parte le conflitualità che servono solo a disgregare e mai a costruire. DIMOSTRIAMO CON I FATTI DI VOLER BENE A GALATRO.

Pertanto, giorno 20 prossimo, alle ore 17.00, presso le Scuole Elementari di Galatro ci incontreremo per confrontarci con tutti quelli che condividono la nostra iniziativa.

Il Comitato Promotore


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50.000! (11.3.05) CINQUANTAMILA! - Galatro Terme News raggiunge oggi i 50.000 contatti. Un traguardo già preannunciato e da tempo atteso. Si tratta di un risultato formidabile dovuto per intero alla costante attenzione dei nostri lettori che da ogni parte del mondo quotidianamente si connettono al sito e lo rendono vivo con le loro lettere e i loro interventi. Il risultato raggiunto costituisce uno stimolo per fare sempre di più e migliorare ancora i servizi che forniamo.
In occasione di questo storico traguardo c'è allo studio l'idea di proporre, per i nostri lettori più sagaci, dei giochi on line, ai solutori dei quali potrebbero essere inviati dei premi e dei gadgets del nostro sito. Nel frattempo vi invitiamo a continuare a votarci nella gara per il miglior sito dei comuni italiani cliccando sul bannerino della pagina principale
"vota questo sito". Per merito dei vostri suffragi, nella sezione dei comuni al di sotto dei quindicimila abitanti, Galatro è già risalito dalla posizione n. 800 alla n. 235 (circa) e si può fare ancora di più! Votate ancora! Grazie di cuore a tutti.

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Diego Distilo, candidato al comune di Albenga (15.3.05) IL CANDIDATO DI ALBENGA - Diego Distilo, di origini galatresi, già assessore ai servizi sociali del Comune di Albenga, si ricandida alle nuove elezioni comunali della sua città, dopo la sfiducia ricevuta dall'Amministrazione di centro-destra di cui faceva parte e la gestione del Commissario Prefettizio, dott.ssa Narcisa Livia Brassesco, nominata nel novembre 2004.
Nella sua attività di assessore ai servizi sociali Diego si era distinto per rilevanti iniziative riguardanti sia i giovani che gli anziani. In particolare si segnala la scorsa estate, in collaborazione con il Centro Anziani, l'utilizzo di persone appartenti alla fascia della terza età in funzione di guardiani nelle mostre d’arte ed esposizioni allestite nel territorio comunale di Albenga. «Ritengo i nostri anziani una risorsa importantissima – afferma Distilo – che può essere impiegata in molti progetti come questo. Si possono prendere numerose iniziative, tutte finalizzate alla valorizzazione del mondo della cosiddetta terza e quarta età».
Diego fa affidamento sui molti galatresi residenti ad Albenga per sostenere il suo sforzo per la rielezione al consiglio comunale. Anche gli interessi di questi ultimi troverebbero un punto di riferimento all'interno delle istituzioni cittadine.


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(21.3.05) L'ASSEMBLEA DEL CENTRO POPOLARE - Il Centro popolare galatrese s’è presentato, come preannunciato dal manifesto di alcuni giorni fa, con un’assemblea nell’androne delle scuole elementari nella quale ha precisato la propria identità (che è chiarissima: si tratta di quella parte della vecchia DC che aveva in Bruno Marazzita il suo nume tutelare) e, sia pure in modo molto vago, enunciato i programmi sulla base dei quali fare le cose che competono ad ogni movimento politico: aggregare le persone, raccogliere consensi, eventualmente stringere alleanze politico-elettorali, chiedere il voto agli elettori.
L’intervento introduttivo di Mario Lucia, capogruppo della Pala con spighe in consiglio comunale, è stato incentrato sulla necessità inderogabile di far ritornare i galatresi alla partecipazione politica, indispensabile per arrestare il degrado economico, sociale e culturale che attanaglia il paese e potrebbe provocarne, nel giro di qualche lustro, il definitivo collasso.
Secondo Lucia la politica non può risolversi in vieti personalismi: essa deve invece essere declinata quale spirito di servizio e tradursi in “democrazia partecipata”, nel concorso cioè di tutti i cittadini alla soluzione dei problemi.
Ad affiancare Mario Lucia al tavolo della presidenza c’erano il dottor Pietro Oliva, il prof. Carmelo Cordiani, il geom. Domenico Casa ed il rag. Pino Circosta.
Subito dopo l’intervento di Lucia il prof. Cordiani, coordinatore dei lavori, ha aperto il dibattito formulando opportune chiose su quanto aveva appena esposto Lucia.
Il rag. Carmelo Panetta, primo del pubblico a prendere la parola, dopo avere apprezzato l’intento di restituire la politica alle sue forme e sedi più proprie che anima i promotori del Centro popolare galatrese, ha auspicato il ritorno alla cultura delle regole, il cui abbandono ha giocato secondo lui un ruolo fondamentale nel generare l’imbuto nel quale il paese è andato a cacciarsi.
Variazioni sul tema della crisi e delle vie d’uscita da essa si sono avuti nei numerosi altri interventi, tra cui quello dell’avv. Pasquale Simari, del sindaco Giovanni Papa, della dottoressa Stella Primerano e del prof. Claudio Ferrari, che ha messo in risalto la genericità delle enunciazioni programmatiche, provocando un’allusiva e piccata replica del geom. Casa. Con le conclusioni, incentrate su aspetti organizzativi, del presidente Pino Circosta, l’assemblea ha concluso i lavori.


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(28.3.05) APPRENSIONE DIMINUITA PER IL GRAVE INCIDENTE D'AUTO - Sembrano rientrate le apprensioni per le conseguenze del grave incidente automobilistico di qualche sera fa, verificatosi all'uscita del paese, presso una delle traverse che collega viale Aldo Moro con il rione Mazzini. Anche la ragazza sbalzata fuori dall'auto durante il terribile urto, rimasta sotto osservazione in ospedale per alcuni giorni, è per fortuna fuori pericolo.
L'incidente si e' verificato nella tarda serata di venerdì 25 marzo ed ha visto coinvolte un'auto guidata dal giovane Domenico Raschellà con a bordo alcuni suoi amici ed un'altra vettura condotta dal sig. Zavaglia. La situazione è apparsa subito grave, soprattutto per una delle passeggere dell'auto condotta da Domenico Raschellà, ed ha richiesto l'intervento tempestivo dell'ambulanza. Sul posto sono accorsi subito anche Polizia e Carabinieri che hanno bloccato il traffico per effettuare i rilievi del caso.
Molti si chiedono se non sia opportuno inserire i dossi artificiali su viale Aldo Moro, dove non di rado si vedono auto transitare a velocità sostenuta in pieno centro abitato.


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(30.3.05) PASSA IL BILANCIO COI VOTI DELL'OPPOSIZIONE - Con il voto determinante di due consiglieri d’opposizione (Carmelo Distilo della Colomba e Antonella Cambareri della Pala con spighe) e con l’astensione di un terzo (Domenico Casa della Locomotiva) il troncone di maggioranza rimasto col sindaco Papa (oltre allo stesso Papa, Sapioli, Villelli, Lauro, Mandaglio, Palmeri e Pronestì) è riuscito a strappare l’approvazione del bilancio, assicurandosi così la sopravvivenza fino alla conclusione naturale del mandato, nella primavera del 2006.
Significativi i prezzi politici pagati. Sapioli, che subito dopo l’entrata in Consiglio al posto del dimissionario Carmelo Sorrentino si era defilato dalla maggioranza entrando nel direttivo Diesse, si accingerebbe ad incassare la nomina ad assessore al posto di Villelli (all’uopo dimissionario), mentre nei prossimi giorni Carmelo Distilo dovrebbe occupare il posto resosi disponibile dopo le dimissioni di Rino Dell’Ammassari.
Cercare una logica, una razionalità politica dietro queste vicende sarebbe fatica vana. Esse sono politicamente inqualificabili, al punto che gli stessi protagonisti si caratterizzano per la totale afasia dei loro atti, rifuggono cioè dalla parola che di ogni politica, piccola o grande, elevata o meschina, dovrebbe essere il necessario corredo.
Il Centro popolare galatrese, che ha esordito alcuni giorni fa con un’assemblea alle scuole elementari, potrebbe aiutarci a ritrovare una logica e una razionalità nella politica galatrese armonizzando i comportamenti dei suoi due esponenti in Consiglio comunale. Mentre, infatti, il consigliere Casa si è astenuto sul bilancio, il consigliere Lucia, intervenuto alla seduta in ritardo, ha fatto chiaramente intendere che avrebbe votato contro dissociandosi con parole inequivocabili dalla sua compagna di gruppo che aveva soccorso la maggioranza. Non vale controbattere che si tratta di due consiglieri eletti in liste diverse: dal 2001 molta acqua è passata sotto i ponti.


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