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< feb 09 Cronache - Marzo 2009 apr 09 >

1.3.09 - I numeri di Febbraio

2.3.09 - Ozimo nuovo capogruppo dell'opposizione

5.3.09 - Risultanze del convegno su Ambiente e Territorio

7.3.09 - Le donne per promuovere lo sviluppo: un convegno

8.3.09 - Echi della proposta di Biagio Cirillo

9.3.09 - Il convegno dell'Ados

9.3.09 - L'Eurobar amplia la gamma dei servizi alla clientela

12.3.09 - Il Consiglio Comunale approva il Pit 20

15.3.09 - IPLAS: nostro nuovo sponsor

17.3.09 - Incontro dei Popolari-Liberali

19.3.09 - Bruno Pablo Zito nella fiction di RaiUno "Scusate il disturbo"

20.3.09 - Un incontro straordinario col Papa

Michele Scozzarra

24.3.09 - Una laurea all'Università di Bologna

27.3.09 - Un incontro sulle origini e la storia di Galatro

28.3.09 - Il sindaco Panetta sulla minacciata chiusura della guardia medica





(1.3.09) I NUMERI DI FEBBRAIO - Di nuovo numeri da record per il nostro sito che in un mese di soli ventotto giorni (Febbraio) supera ancora un bel po' di primati di contatti stabiliti in precedenza. Solo nel mese di Gennaio si era stabilito il precedente record mensile con 6058 contatti; Febbraio non è da meno e chiude con ben 6280.
Un picco clamoroso, c'è da dire, si è rilevato nell'ultima settimana, dopo la messa on line della nuova edizione del sito: sono stati infatti superati ripetutamente negli ultimi giorni i record di accessi giornalieri con un tetto massimo di 309 contatti in un giorno (record assoluto) stabilito il 24 Febbraio. Il primato precedente di contatti in un giorno era di 284 e risaliva al 30 Maggio 2006, giorno successivo alle ultime elezioni comunali.
Ancora un grazie a tutti i lettori e collaboratori e vi lasciamo alle tabelle statistiche che riportiamo sotto assieme ad alcune curiosità, ovvero i dettagli di tre connessioni recenti da tre nazioni diverse: Svizzera, Argentina, Canada.


Gli accessi mensili di Galatro Terme News da Febbraio 2008 a Febbraio 2009



Contatti quotidiani dal 30 Gennaio al 28 Febbraio 2009



Dettagli di un contatto da Losanna, Svizzera, del 1° Marzo 2009



Dettagli di un contatto da Buenos Aires, Argentina, del 1° Marzo 2009



Dettagli di un contatto da Toronto, Canada, del 28 Febbraio 2009


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(2.3.09) OZIMO NUOVO CAPOGRUPPO DELL'OPPOSIZIONE - Alcuni mesi dopo le dimissioni di Mario Lucia, in seguito alle divergenze con gli altri componenti il gruppo consiliare sul caso dei verbali delle sedute di consiglio comunale contestati, Pietro Ozimo è stato eletto all’unanimità nuovo capogruppo della minoranza espressione del Movimento Popolare Galatrese.
Pur non essendoci un comunicato ufficiale, si può arguire che l’avvicendamento preluda a un cambio di linea nella gestione dei rapporti interconsiliari con la maggioranza all’insegna dell’intransigenza su alcuni aspetti formali. Tanto più che girano voci di un’imminente ricusazione del segretario comunale dottor Misiti per “legittima suspicione” da parte del gruppo del Movimento Popolare Galatrese. Avendo il dottor Misiti querelato Ozimo per le dichiarazioni da lui fatte circa delle verbalizzazioni non corrispondenti alle frasi pronunciate, la querela costituirebbe ora caso di “grave inimicizia”, tale, secondo i potenziali ricusanti, da comportare l’allontanamento del segretario.
Qualora dovesse davvero arrivare,la richiesta sarebbe un caso senza precedenti, un vero e proprio azzardo giuridico-amministrativo. Si tratterebbe, peraltro, del solo fronte sul quale il gruppo di minoranza abbia ingaggiato una battaglia nell’arco di un legislatura che ha ormai superato il giro di boa. Circostanza, quest’ultima, che nell’opinione generale suscita soprattutto sconcerto.

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(5.3.09) RISULTANZE DEL CONVEGNO SU AMBIENTE E TERRITORIO - S’è tenuto nel pomeriggio di mercoledì 4 marzo presso le terme di Galatro il convegno su “Ambiente e territorio”, organizzato dal Comune e dall’assessorato all’ambiente della Regione Calabria, in programma la settimana scorsa e poi rinviato per l’improvvisa indisposizione dell’assessore regionale all’ambiente Silvestro Greco.
Molto nutrita e qualificata la partecipazione, con sette relatori ufficiali e gli interventi liberi del pubblico. Dopo i saluti del sindaco di Galatro e presidente della Comunità Montana di Cinquefrondi, Carmelo Panetta, è toccato al presidente dell’associazione dei sindaci della fascia ionica, Salvatore Galluzzo, primo cittadino di Gerace, e al suo omologo della fascia tirrenica Giuseppe Rugolo, sindaco di Oppido Mamertina.
Entrambi hanno introdotto la tematica sottolineandone la centralità e auspicando il rafforzamento delle sinergie tra i Comuni ai fini di una tutela dell’ambiente che è stata finora oltremodo carente. In particolare Rugolo ha evidenziato l’importanza dei bandi sui centri storici e dell’avvio delle procedure per la raccolta differenziata.
E’ stata quindi la volta del Commissario straordinario del Comune di Rosarno dott. Domenico Bagnato che, dopo aver evidenziato il fatto che la situazione della raccolta rifiuti in Calabria è tutto sommato migliore rispetto ad altre regioni del Sud quali Basilicata e Campania, ha svolto interessanti considerazioni sui sistemi di raccolta differenziata e sostenuto l’opportunità di costituire società miste per evitare le infiltrazioni mafiose. Ha quindi auspicato la collaborazione tra i Comuni, mettendo a disposizione, per affrontare eventuali emergenze, la discarica del Comune di Rosarno.
Il sindaco di San Giorgio Morgeto, Nicola Gargano, ha puntato l’indice contro la totale latitanza delle politiche governative nel settore. Il territorio delle terme andrebbe risarcito per il degrado ambientale e sarebbe bene che le recenti alluvioni venissero trasformate in un’opportunità per una svolta nelle politiche ambientali.
Si è quindi passati agli interventi del pubblico. Nicola Marazzita ha sostenuto che esistono alternative al degrado ambientale: gli inceneritori, ad esempio, potrebbero essere sostituti dai dissociatori molecolari o gassificatori, che non rilasciano sostanze tossiche nell’atmosfera.
Su registri diversi gli interventi di Carmelo Di Matteo, Michele Scozzarra, Pasquale Simari e Armando Foci.
L’assessore regionale all’Ambiente, Silvestro Greco, nelle sue “conclusioni” ha sostenuto che la mentalità dei calabresi riguardo alle tematiche ambientali va cambiata radicalmente. “Il problema è antropologico visto che il mare ha diritto di percuotere il lungomare e il torrente ha diritto di scorrere dopo essere rimasto trent’anni in secco”. Le emergenze sono perciò imputabili al fatto che le coste sono state cementificate, le montagne devastate e la totale mancanza di senso del bene pubblico induce comportamenti per i quali tutti i calabresi paghiamo un prezzo esoso, ma inevitabile, in termini di rischio idrogeologico, sanitario e di perdita dell’appeal turistico, visto quello che succede negli stabilimenti balneari disseminati lungo le coste. Le prospettive della prossima estate, da questo punto di vista, sono drammatiche. L’assessorato da lui diretto ha però preso tutte le misure per salvare il salvabile e avviare una politica di svolta senza più clientelismi e particolarismi: “come primo atto del mio assessorato, ha più volte rimarcato Greco, ho tolto al Comune della mia Vibo i soldi che non erano stati spesi”. Greco ha poi fatto professione di scetticismo e messo in guardia dagli entusiasmi eccessivi per le energie alternative. L’impatto ambientale delle pale eoliche non è cosa dappoco. I sindaci stiano perciò attenti ai venditori di fumo.
Dello stesso tenore le conclusioni dell’assessore regionale all’ Urbanistica e al governo del territorio Michelangelo Tripodi, che ha focalizzato i diversi meccanismi, in primis le procedure di spesa, che rendono gli interventi inefficaci a causa della lentezza delle erogazioni. Anche per Tripodi il problema della Calabria è soprattutto un problema culturale: solo il senso dell’interesse e del bene collettivo potrà rendere obsoleta la vecchia immagine “degli sfasciumi penduli sul mare” con cui un grande meridionalista dell’Ottocento ha connotato la Calabria.
Sui problemi del territorio e dell’ambiente alle terme di Galatro è stato fatto il punto in maniera che si può definire esaustiva. Adesso si tratta di passare ai fatti concreti.

Nella foto: il tavolo dei relatori. (foto U. Di Stilo)


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(7.3.09) LE DONNE PER PROMUOVERE LO SVILUPPO: UN CONVEGNO - E' previsto per Domenica 8 Marzo, in coincidenza con la festa della donna, presso il Karadros Termae Hotel alle ore 16:30, un convegno sul tema "Le donne, risorse per promuovere sviluppo. Esperienze a confronto".
L'evento è organizzato dall'Associazione ADOS (Ass. Donne Organizzate Socialmente), molto attiva da diversi anni nel nostro paese con iniziative di alto profilo ed utili per far crescere da tutti i punti di vista il nostro paese. Nutrito e composito il numero delle relatrici che vedrà impegnate, dopo il saluto dell'Amministrazione Comunale e la relazione introduttiva di Stella Primerano, presidente dell'Ados, Grace D’Agata, docente, segreteria prov. FLC-CGIL; Ivasenco Dispina, membro Omnia-Ass. Interculturale-Onlus; Katy Galati, giornalista "Calabria Ora"; Francesca Gerace, imprenditrice; Titti Labate, psicologa del direttivo Ados; Concetta Manduci, dirigente scolastico di Giffone; Pina Panetta, assessore Comune di Galatro; Nicolina Romeo, socia Ados.
Al termine degli interventi seguirà "Happy hours".

Visualizza il
volantino ufficiale del convegno (DOC) 236 KB

Nella foto: un gruppo di attiviste dell'Ados.

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(8.3.09) ECHI DELLA PROPOSTA DI BIAGIO CIRILLO - La proposta di Biagio Cirillo, fatta attraverso il nostro sito, di un convegno estivo con gli emigrati per affrontare i problemi di Galatro, sembra destinata ad essere fatta propria dal PD. Nel locale circolo, di cui è segretario Angelo Cuppari, ne hanno cominciato a parlare e non sono in pochi quelli che pensano che le esperienze dei galatresi emigrati rappresentino una potenziale ma notevole risorsa di cui sarebbe delittuoso privarsi.
Esperienze che potrebbero anche essere messe a frutto per dar vita ad iniziative interessanti, purché però si offra loro la cornice adeguata nella quale poter essere avviate.
Il punto è, si osserva in casa PD, che dovrebbe esistere un “progetto Galatro”, una condivisa e conclamata vocazione del Paese all’interno della quale far cadere idee e proposte funzionali ad una ben precisa strategia di sviluppo e di decollo.
I recenti incontri promossi dall’Amministrazione Comunale e quelli dell’UDC nell’ultimo scorcio dell’anno scorso, così come le proposte di singoli cittadini (Ilaria Pizzimenti ed altri su questo sito) hanno avuto l’indubbio merito di far ripartire la discussione. Che non può, però, continuare ad infinitum. Per essere produttiva e non restare pura accademia (quantunque utile) deve trovare un ubi consistam, raccogliersi in un’idea forza su cui lavorare: politica (partiti e amministrazione) e cittadini (emigrati compresi), tutti insieme per uscire da uno stallo dal quale molti disperano di poter uscire.

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(9.3.09) IL CONVEGNO DELL'ADOS - S’è svolto presso la sala convegni del Karadros Termae Hotel l’ormai tradizionale appuntamento dell’8 marzo col quale l’Ados invita a discutere sulle problematiche dell’"altra metà del cielo".
Al centro della discussione, quest’anno, il tema del lavoro. S’è trattato di una scelta che ha sorpreso quanti (invero non pochi) ritenevano che, sull’onda degli ultimi efferati fatti di cronaca, ci si sarebbe soffermati sulla violenza. Invece la grave recessione economica, che penalizza soprattutto le donne (si tratta, invero, di una sia pur diversa forma di violenza), ha indotto le organizzatrici a sollecitare la riflessione sul tormentato rapporto tra le donne e il mondo del lavoro, che, ha messo in evidenza una delle relatrici, la sindacalista Grace D’agata, “non è donna”.
Dall’insieme degli interventi, introdotti, dopo il breve saluto del sindaco Carmelo Panetta, dalla dottoressa Stella Primerano, presidente dell’Associazione Ados, è emerso che nonostante gli innegabili progressi fatti dalle donne negli ultimi sessant’anni, molta strada resta da percorrere, essendo ancora lontanissimi da una piena e sostanziale (non solo formale) parità. “L’espulsione delle donne dal mondo del lavoro, ha sottolineato la dottoressa Primerano, è una perdita non solo per il reddito delle famiglie ma per tutta la società, che non può tornare a relegare la donna in casa, come avveniva in un passato non poi tanto lontano”.
Sul registro della testimonianza gli altri interventi, dalla giornalista Ketty Galati alla dirigente scolastica Concetta Manduci, all’imprenditrice Francesca Gerace, alla psicologa Titti Labate, passando per Nicolina Romeo, casalinga con all’attivo varie esperienze lavorative, e per Pina Panetta, laureata in Scienze Politiche e assessore comunale di Galatro.
Insomma, uno spaccato d’indubbio interesse della variegata situazione della donna che lavora in Calabria, situazione segnata dalla difficoltà, in tutti i settori, di inserirsi, raggiungere posizioni di responsabilità ed affermarsi. Il gap che la donna deve superare è notevole e richiede un surplus di energie, tanto più che la donna che lavora deve aggiungere al lavoro esterno il lavoro domestico, facendo fronte alle responsabilità comportate dal duplice ruolo di moglie e di madre.
Si è colto, comunque, il desiderio di lottare contro le difficoltà, nel segno dell’ottimismo della volontà.
Il convegno si è concluso con un gradito “Happy hours”.

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(9.3.09) L'EUROBAR AMPLIA LA GAMMA DEI SERVIZI ALLA CLIENTELA - Da qualche giorno è possibile, presso l’Eurobar di Pasquale Furfaro, giocare al Superenalotto, al Gioco del Milione, pagare le bollette telefoniche e della corrente elettrica, il bollo auto ed effettuare ricariche telefoniche di tutti gli operatori.
Le novità si aggiungono all’offerta, già nutrita e qualificata, dell’esercizio di via Lungo Metramo nel campo della pasticceria e del bar.
Ampliare l’offerta in un periodo di grave recessione economica è un fatto positivo, che aiuta a sperare che, come diceva il grande Eduardo, “ha da passa’ a nuttata”.
Auguri!

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(12.3.09) IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL PIT 20 - Il Consiglio Comunale di Galatro ha approvato all’unanimità, nella seduta di Lunedì 9 Marzo, il PIT 20, il Piano strategico per lo sviluppo del territorio (con la relativa convenzione) redatto da un gruppo di docenti dell’Università di Ferrara coadiuvati da docenti e tecnici locali.
Ad illustrare il progetto ai consiglieri comunali sono stati il prof. Francesco Rossi, coordinatore del gruppo di lavoro Consorzio Ferrara, che lo ha realizzato, e l’architetto Armando Foci, responsabile della struttura tecnica della Comunità Montana di Cinquefrondi.
Foci si è soffermato sulle caratteristiche generali del Piano (26 milioni di euro da spendere in un bacino che abbraccia la Piana includendo la fascia aspromontana, da San Pietro di Caridà a Delianuova: in tutto 23 Comuni), che pone le premesse per uno sviluppo integrato dell’economia del territorio prevedendo la realizzazione di strutture pensate in funzione della rete, in vista, cioè, della fruizione da parte dei cittadini di un insieme di Comuni che dovrebbero trasformarsi in un unico tessuto urbano.
La realizzazione del Piano offrirà, secondo Foci, occasioni di sviluppo. A patto che il territorio si dia una struttura di coordinamento e di governo. Peccato, però, che nessun soggetto privato si sia convinto a partecipare: per gli imprenditori della Piana si è trattato sicuramente di un’occasione persa.
L’intervento del Prof. Francesco Rossi ha evidenziato come il Piano integrato consentirà di uscire dalle logiche particolaristiche che hanno finora tenuto il campo. Si tratta di una svolta imposta dall’Europa, che ha destinato i fondi dello sviluppo alle città. La Regione ha certo avuto il merito di proporre la Piana e i comuni pedemontani come un’unica area urbana ed ora che è stato definito il quadro strategico si tratta di operare le scelte più opportune per la sua realizzazione. Forse è arrivato il momento che le risorse naturali e paesaggistiche della Calabria possano davvero essere messe in valore.
Dopo gli interventi di Simari, per la maggioranza, di Lucia e Ozimo per la minoranza e le conclusioni del Sindaco, il Piano integrato, Pit 20 è stato approvato all’unanimità.
Il Consiglio ha anche riconfermato le tariffe Irpef ed Ici dell’anno scorso. In tempi di recessione non è proprio il caso di penalizzare ulteriormente un’economia che non riesce a decollare aumentando la pressione fiscale.


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(15.3.09) IPLAS: NOSTRO NUOVO SPONSOR - L'ormai nota azienda IPLAS di Pronestì - che ha i suoi stabilimenti in Feroleto della Chiesa, Zona industriale, Cap 89050, Numero verde 800.303088 - che da diversi anni opera con successo nel settore delle materie plastiche ed è specializzata nella progettazione e produzione di buste, sacchetti, borse boutique e commercio, il tutto personalizzato per ogni tipo di esigenza commerciale, acquisisce uno spazio pubblicitario sul nostro sito.
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Visualizza un video di presentazione della IPLAS

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(17.3.09) INCONTRO DEI POPOLARI-LIBERALI - S’è tenuto sera di domenica 15 marzo, nella sala convegni del Comune in piazza Matteotti, un incontro dei quadri zonali del gruppo Popolari Liberali, gruppo che sul piano nazionale fa capo all’onorevole Carlo Giovanardi ed ha quale suo punto di riferimento in Calabria il consigliere regionale onorevole Giovanni Nucera, presente alla riunione.
Giovanardi e i suoi, si ricorderà, hanno abbandonato alla vigilia delle ultime elezioni politiche l’UDC, confluendo poi nel PDL ma conservando una struttura politica ed organizzativa autonoma.
Il tema del bipolarismo è stato al centro delle riflessioni proposte. La scelta dei Popolari Liberali di non seguire le scelte del partito di Casini è da leggersi, è stato ribadito dai vari interventi, nell’ottica dell’irreversibilità del bipolarismo, che impone delle scelte di campo nette.
Sul piano strettamente locale l’incontro dovrebbe preludere alla costituzione di un circolo comunale che attingerà dirigenti e militanti soprattutto dal Centro Popolare Galatrese, protagonista delle ultime elezioni amministrative e riferimento dei quattro consiglieri d’opposizione in Consiglio comunale. Dei Popolari Liberali farà sicuramente parte Mario Lucia, consigliere d’opposizione e, fino a poche settimane fa, capogruppo del Centro Popolare Galatrese.


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(19.3.09) BRUNO PABLO ZITO NELLA FICTION DI RAIUNO "SCUSATE IL DISTURBO" - L'annunciatore e conduttore televisivo, nonchè avvocato, Bruno Pablo Zito, di origine galatrese (è figlio dell'avv. Bruno Zito, nostro collaboratore dall'Argentina), avrà un ruolo, sia pure non di primo piano, nella fiction televisiva di RaiUno ambientata a Buenos Aires, con la regia di Luca Manfredi e con protagonista Lino Banfi, dal titolo "Scusate il disturbo", che andrà in onda in due puntate, Domenica 22 e Lunedì 23 Marzo, in prima serata dopo le ore 21:00.
Si tratta della prima fiction italiana ambientata nella comunità italiana in Argentina. Il film effettua un confronto fra tre generazioni di italo-argentini: la generazione di Antonio (interpretato da Lino Banfi), falegname in pensione che ha lasciato da ragazzo la sua Puglia per trasferirsi a Buenos Aires, quella di Guido (l'attore Blas Roca Rey), suo figlio, che è nato e cresciuto nella comunità italo-argentina, dove ha anche trovato moglie, e infine quella di Fabio (Luciano Nobile), figlio adolescente di Guido, che parla ancora italiano in famiglia, ma è ormai fortemente integrato nel suo Paese.
Del cast fanno parte, fra gli altri, anche Sara D'Amario, nella parte di Cinzia e Lino Toffolo nella parte di Peppino.
Bruno Pablo Zito ci spiega: "Avrò soltanto una piccola partecipazione in questa miniserie. Si tratta di una scena insieme a Blas Roca Rey. Lui va in un'agenzia e lascia la sua macchina per essere riparata. Io svolgo il ruolo dell'incaricato del posto e ho il compito di ricevere la macchina".
Comunque, anche se non si tratta di una parte di primo piano, dobbiamo dire che essere stati selezionati per svolgere un ruolo all'interno della fiction, è già un ottimo risultato. Per cui facciamo i nostri migliori complimenti a Bruno Pablo Zito e vi invitiamo a seguire il film che, dalla trama, si presenta davvero interessante.

Nelle foto: a sinistra in alto Bruno Pablo Zito, in basso Sara D'amario; a destra in alto Lino Banfi, in basso Blas Roca Rey.


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(20.3.09) UN INCONTRO STRAORDINARIO COL PAPA (Michele Scozzarra) - Il “miracolo” è il fenomeno che ha accompagnato, da sempre, tutta la storia della salvezza e continua ad accompagnare, ancora oggi, la vita della Chiesa: è una “manifestazione dello Spirito”, non qualcosa lasciato al nostro gusto, o in potere della critica di accettare o meno. Fa parte di un atteggiamento di fede proprio del cristiano: non si può eliminare il miracolo dalla vita di Gesù, senza alterare tutta l’essenza del Vangelo.
Non si può negare come, anche se molti storcono il naso per una pregiudiziale ostilità all’irrompere del soprannaturale, di fronte alla genuina e fresca testimonianza di Peppe Romeo, la parola che più ci resta impressa è proprio la parola “miracolo”.
Miracolo “spirituale” innanzitutto… e miracolo “fisico” anche… Soprattutto di richiesta di guarigione, simile a quelli compiuti da Gesù e dagli Apostoli, spesso ottenuti all’interno di un misterioso disegno celeste, per intercessione della Vergine Maria o di quei Santi di cui, secondo la tradizione della Chiesa, Maria è Regina.
Anche noi, oggi, abitanti di un piccolo paese di poche migliaia di anime, non possiamo non rimanere stupiti di fronte al racconto di Peppe, che non è solo la soddisfazione, e la gioia, per essere stato ricevuto dal Papa insieme alla sua famiglia, bensì la gratitudine per l’accadere di un evento straordinario: la richiesta di guarigione della sua bambina…
A noi, di fronte a questo racconto resta solo lo stupore... lo stupore e la bellezza, di fronte a tutto quello che la vita ci può riservare, dell’adesione totale alla volontà di Dio.
Allora Peppe… raccontaci, da cosa è nato questo invito del Vaticano per recarti a Roma in visita dal Papa?
Tutto è nato quando ho saputo della visita del Santo Padre a Pompei, per la supplica alla Regina del Santo Rosario: pensavo che, in quella occasione, avrei potuto portare un omaggio al Santo Padre.
Da cosa è nato il desiderio di incontrare il Papa, di portargli un omaggio?
Come tu ben sai nell’agosto del 2005 è nata mia figlia Erika, affetta da una grave malformazione cardiaca e, il 30 settembre dello stesso anno, mentre era ricoverata all’Ospedale del Bambin Gesù di Roma, in attesa di un delicatissimo intervento, il Papa è venuto in visita ufficiale nell’Ospedale, soffermandosi, soprattutto, nei reparti di oncologia e cardiologia.
In quella circostanza abbiamo avuto la fortuna di ricevere la visita del Santo Padre nella stanza dove era ricoverata Erika e, vedendola così piccola, si è soffermato con la dottoressa del reparto chiedendo quali erano i problemi della bambina. Dopo aver parlato con la dottoressa il Papa si è avvicinato al letto ed ha benedetto la bambina… abbiamo fatto pure una fotografia insieme con il Papa.
Cosa c’entra questo con il desiderio di poter incontrare il Papa durante la sua visita a Pompei?
Come ti dicevo prima, all’Ospedale del Bambin Gesù il Santo Padre ha benedetto Erika e, da quel momento la bambina ha avuto dei leggeri miglioramenti… Per questo pensavo di portare in omaggio la foto incorniciata mentre il Papa benediceva Erika, come segno di riconoscimento e gratitudine. Allo stesso modo in cui, penso di ringraziare tutte le persone che, in quei momenti così difficili per la nostra famiglia, ci sono stati vicini con la preghiera, e il nostro parroco, don Cosimo, per le intenzioni che, ogni domenica, durante la messa nella preghiera dei fedeli rivolgeva verso la nostra bambina.
Si, ti sottolineo l’importanza della preghiera, perché solo attraverso questo gesto abbiamo ritrovato la forza per uscire da quei tristi momenti… solo la fede ti permette, in momenti come quelli, di non cadere nella disperazione, riuscendo a dare il giusto significato anche al dolore… perché la nostra speranza era poggiata non tanto su un nostro desiderio, perché il cuore desidera e chiede, ma sul fatto che la nostra fede è un’esperienza, un’esperienza della certezza della presenza di Dio nella nostra vita, così reale da poter poggiare tutto su di essa… Certi di questo, perché negarlo, proprio a partire da questa certezza, chiedevamo al Signore il miracolo per la nostra Erika, il miracolo della guarigione, con la speranza che questa grazia ci veniva accolta.
Perché eri così sicuro di poter confidare nella Provvidenza di Dio, per la salute della tua bambina?
Ciò per cui si fonda questa certezza è una realtà, vissuta e accettata, nella presenza di Cristo nella vita di ogni giorno… perciò l’esperienza è tutto, non è una speranza campata in aria, anzi poggia tutta su una conoscenza verificata nella vita: la certezza di essere di Cristo… e che Lui non ti abbandona.
Allora, ritornando al desiderio di incontrare il Papa, che cosa hai fatto?
Ho scritto alla Cattedrale di Pompei, e per conoscenza la Vaticano, dove chiedevo se era possibile, in occasione della visita del Santo Padre in quella città, di poter portare un omaggio al Santo Padre come riconoscenza e gratitudine della Sua visita alla mia bambina durante il ricovero al Bambin Gesù, visti anche i notevoli miglioramenti che la bambina ha avuto nella sua malattia.
Da Pompei mi rispondono dicendo che nel protocollo della visita non è previsto che il Santo Padre riceva delle famiglie, l’incontro con le realtà locali avviene solo nella processione offertoriale, dove era già tutto programmato e non potevano più inserire niente.
A questo punto pensavo che il discorso era ormai chiuso quando, con molta sorpresa, ma soprattutto con tanta gioia, mi vedo arrivare una lettera dalla Prefettura Pontificia del Vaticano, dove c’era scritto: “Dopo aver preso attenta conoscenza sulla malattia della piccola Erika, sarebbe a Noi gradito, se lei fosse così gentile di comunicarci una data per l’udienza con il Santo Padre, dove la piccola Erika ha un posto privilegiato, e subito dopo l’udienza il Santo Padre sarà con voi”.
Comunico subito il contenuto di questa lettera al nostro parroco, don Cosimo, dicendo che quando sarà, ci deve accompagnare a Roma.
Allora… senza alcuna esitazione, si parte per Roma…
Senza alcuna esitazione… Parlo con mia moglie e comunichiamo subito al Vaticano la data dell’udienza in cui intendevamo essere inseriti, facendo presente che il nostro Parroco ci avrebbe accompagnato…
Erika era tutta contenta, e non solo lei, per me era come se stava accadendo qualcosa che andava oltre il mio pensiero, non pensavo che tutto questo potesse accadere, anche se lo desideravo.
Arrivati a Roma, andiamo subito al Vaticano a ritirare i passi… ad Erika gli è rimasto impresso il saluto che dentro il Vaticano facevano le Guardie Svizzere... è stata la prima cosa che l’ha colpita.
Poi, la mattina del 26 novembre ci rechiamo in Vaticano, gli addetti ci accompagnano al posto a noi assegnato, eravamo i primi...
Erika si sposta nella sala Nervi e un Cardinale vedendo il posto vuoto si avvicina (sapendo che a quel posto c’ero io con la bambina) domandandomi: “La bambina non l’avete portata?”. Ed io dico: “Eccola qua dov’è… in giro per la sala…”.
Inizia l’udienza, il Papa saluta tutti, in modo particolare il gruppo di Armeni: quel giorno all’udienza era presente anche Sua Santità Aram I, Catholicos degli Armeni, in visita ufficiale con una Delegazioni di Vescovi e fedeli.
E l’incontro con Benedetto XVI quando è avvenuto?
Dopo l’udienza, il Santo Padre incontra le famiglie: noi eravamo la penultima. Erika era impaziente, mi diceva in continuazione: “Papà chiama il Papa, fallo venire subito…”, mentre teneva stretto l’omaggio da donare al Santo Padre. Arriva il nostro momento, da noi tanto atteso, salutiamo Sua Santità, che con stupore si sofferma sulla foto che gli regaliamo, che lo ritrae con me, Caterina ed Erika… e mia moglie gli dice che è stata fatta durante la sua visita del 30 settembre del 2005 all’ospedale del Bambino Gesù…
Il papa benedice Erika, facendo il segno della croce sulla fronte e subito, come un fulmine, la bambina si lancia e stringe le sue braccia al collo del Santo Padre che, preso di sorpresa dal gesto della bambina, la stringe a sé e la tiene stretta al petto.
Il Papa poi benedice noi tutti e la foto che gli abbiamo portato e ringrazia me e mia moglie.
Che sensazioni si provano in un momento come questo?
E’ stato un momento bellissimo… Erika non faceva altro che dire al nostro Parroco: “Don Cosimo ho abbracciato il Papa…”.
Effettivamente è stato un momento eccezionale, di quelli che non si dimenticano, perché per una famiglia che vive una esperienza di fede, essere ricevuti dal Papa è un dono grandioso, tra i più belli che il Signore ci ha potuto fare.
Non ci stancheremo mai di ringraziare Dio, per tutte le cose che ci ha dato e ci darà in futuro, perché ciò che abbiamo vissuto (con la malattia della bambina) è stata una dura prova, ma affidando, cioè rimettendo tutto nelle mani di Dio, ogni cosa si vive in modo diverso, donando ogni sofferenza patita per la gloria di Dio.
Tornato a casa, ripensando a quest’incontro che giudizio hai dato?
Inutile negare che quest’incontro ha cambiato anche di più la nostra vita, dandoci la forza di porre, ancora di più, tutto nelle mani del Signore: abbiamo sempre affidato tutto alla preghiera, nella speranza che accadesse quello che il nostro cuore desiderava, una speranza come certezza nel senso cristiano, cioè riconoscendo Cristo nella nostra vita di ogni giorno.
Sperare perciò, non significa sperare “qualcosa” da Dio, ma Dio stesso, perché solo Dio è in grado di riempire il nostro cuore della sua presenza… solo lui sa cosa c’è nel cuore dell’uomo… e non lo abbandona mai!

Nelle foto: vari momenti dell'incontro della famiglia Romeo con Benedetto XVI.


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(24.3.09) UNA LAUREA ALL'UNIVERSITA' DI BOLOGNA - E’arrivata dall’Università di Bologna, polo scientifico-didattico di Rimini, la notizia di una laurea inedita per Galatro. A conseguire l’alloro in Culture e tecniche del Costume e della Moda (corso di laurea della facoltà di Lettere e Filosofia) è stata, nei giorni scorsi, Karien Scoleri, figlia di Bruno, assessore alla cultura del nostro Comune, e Lisa Cuppari.
Karien ha discusso, relatore il chiarissimo professor Claudio Marengo Mores, una tesi su "L’evoluzione del concetto di lusso attraverso l’esperienza di Tom Ford", stilista che ha raggiunto la fama internazionale per aver curato il rilancio della maison Gucci e per aver creato il marchio Tom Ford.
A Karien e ai suoi familiari i complimenti e gli auguri di Galatro Terme News.

Visualizza l'elenco aggiornato dei
laureati galatresi.

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(27.3.09) UN INCONTRO SULLE ORIGINI E LA STORIA DI GALATRO - Si tiene Sabato 28 Marzo, alle ore 17:00, presso la Sala Convegni del Comune in Piazza Giacomo Matteotti, un incontro col prof. Umberto Di Stilo sul tema “Cammina l’uomo quando sa bene dove andare: riflessioni sulle origini e la storia di Galatro".
L'evento è organizzato dall'UDC (Unione di Centro), sezione di Galatro, e fa parte della serie di interessanti iniziative che negli ultimi tempi la stessa sezione ha promosso e realizzato.
Umberto Di Stilo è da sempre uno studioso attento di tutto ciò che costituisce il cospicuo patrimonio culturale, storico e artistico del nostro paese e, oltre ad aver all'attivo numerose pubblicazioni su tale argomento specifico, dovrebbe entro breve termine dare alla luce una monografia organica sulla storia di Galatro. L'argomento dell'incontro si prospetta dunque oltremodo interessante.

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volantino ufficiale dell'incontro. (DOC) 30,5 KB

Nella foto: Umberto Di Stilo.

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(28.3.09) IL SINDACO PANETTA SULLA MINACCIATA CHIUSURA DELLA GUARDIA MEDICA - La questione della minacciata chiusura di alcune postazioni di guardia medica (alias continuità assistenziale), tra cui quella di Galatro, continua ad essere al centro del dibattito tra amministratori e responsabili della sanità locale.
In un comunicato stampa il sindaco di Galatro Carmelo Panetta, esprimendo le posizioni dell’Assemblea dei sindaci della Piana, spara ad alzo zero contro una decisione che sarebbe già stata presa ma la cui assurdità è patente.
Non si capisce, afferma Panetta, quale logica presieda alla decisione di sopprimere le postazioni di guardia medica dal momento che, non potendo licenziare i medici, non si realizza alcun risparmio, essendo peraltro a carico dei comuni le spese per il fitto e per la manutenzione dei locali.
Le caratteristiche dei comuni, si è sottolineato nell’incontro dei sindaci, sia sotto il profilo orografico che delle condizioni delle strade sono tali da non consentire nessuna ipotesi di riduzione del servizio di Guardia medica. Piuttosto, incalza Panetta, si vada a tagliare le spese improduttive, visto che i conti delle ASL presentano migliaia di euro spesi in viaggi e consulenze.
Il sindaco di Galatro conclude la sua sortita chiamando in causa il presidente della Giunta Regionale Loiero: sarebbe il caso di prendere una decisione politica a tutela dei cittadini dei piccoli comuni, perché la riduzione dei servizi essenziali non costituisca un ulteriore incentivo a cambiare residenza, incrementando così l’esodo. Insomma, anche una battaglia per salvaguardare pezzi importanti della storia e della cultura calabrese.

Nella foto: la sede della guardia medica a Galatro.


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