(20.3.14) RESOCONTO DEL CONVEGNO SU INTEGRAZIONE SCOLASTICA E DIRITTI DEI DIVERSAMENTE ABILI - Ora si può guardare all’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili a scuola, sotto una luce nuova. Interessante, coinvolgente, diremmo meglio… illuminante, in tal senso, è stata la manifestazione che ha avuto luogo sabato 15 marzo pomeriggio a Galatro nella centralissima sala convegni del Comune e dedicata proprio a questo importante argomento.
Organizzato dal Comune di Galatro (rappresentato al tavolo dei relatori dal sindaco Carmelo Panetta) e dall’Associazione Diritti Diversamente Abili (A.D.D.A.), presente col suo fondatore e leader Vito Crea, il convegno ha visto la partecipazione di un folto pubblico, attento nell’ascolto dei relatori e molto partecipe quando è stato il momento di rivolgere le domande o, semplicemente, intervenire per dire la propria.
Dopo i saluti di Panetta e Crea si è entrati nel vivo della tematica attraverso un’analisi tecnica degli strumenti normativi messi a disposizione dalla Provincia che interagisce con gli istituti scolastici e coi Comuni anche quando questi ultimi, come denunciato qualche giorno fa proprio dall’Adda, non producono la documentazione sufficiente a sfruttare appieno i fondi e le opportunità a sostegno degli alunni diversabili previsti dalla legge. Da questo punto di vista, è stato assai puntuale e prezioso il contributo offerto dalla dirigente del comparto Pubblica Istruzione della Provincia di Reggio Calabria Maria Grazia Blefari.
Ma la dottoressa non è stata l’unica rappresentante del palazzo di via Foti presente. C’erano, infatti, sia l’assessore alla Formazione Arruzzolo, che ha spiegato quanto sia importante poter contare su docenti preparati, sensibilizzati e formati sul tema, che il presidente della giunta provinciale Raffa che, nonostante l’agenda zeppa di impegni per il pomeriggio di sabato, ha preso parte con grande interesse alla manifestazione, trattenendosi quasi fino alla fine. Raffa ha rimarcato l’impegno profuso dall’Ente che presiede, anche e soprattutto attraverso l’anticipazione di fondi per il sostegno all’integrazione degli alunni diversabili, nonostante i tempi attuali impongano, a tutti i livelli, il ricorso a una decisa spending review.
I dirigenti provinciali e regionali della scuola invece, nonostante i reiterati inviti del Presidente Crea, forse perché coscienti dei limiti di molti Dirigenti Scolastici non in grado di ottemperare ai loro obblighi di legge, hanno preferito declinare. Non pervenuto l'ineffabile assessore regionale alla cultura e istruzione Caligiuri che aveva dato prima la sua adesione. Essendo questi uno specialista nel cavalcare pubblicitariamente gli eventi, evidentemente ha ritenuto non remunerativo dal punto di vista propagandistico l'evento di Galatro. Gli insegnanti calabresi stanno ancora aspettando il "Tablet per ogni docente", sua trovata di qualche anno fa, confermata anche all'inaugurazione ufficiale dell'anno scolastico in corso. Tutti i docenti della Calabria sono in ansiosa attesa...!
Ma il piatto forte delle oltre tre ore di dibattito è stato l’intervento di Laura Coccia, atleta di livello quasi paralimpico che a soli 27 anni è stata eletta in Parlamento per dimostrare che “disabile” è solo un aggettivo, e che la vita va colta fino in fondo in tutte le sue sfumature. La deputata del Pd ha esposto il contenuto del progetto di legge di cui è prima firmataria, teso a disciplinare e a favorire l’integrazione degli alunni diversabili a scuola. Ma soprattutto ha scaldato i cuori dei moltissimi presenti, raccontando la sua storia personale, di bambina che il mondo dei cosiddetti “normodotati” voleva esclusa, emarginata, diversa. Come quella volta che a scuola la maestra dovette assegnare i ruoli per la recita di Natale e a lei toccò quello della grotta. Ebbene, da quel momento in poi la sua vita è stata tutta una sfida, tutto un rialzare la testa e inanellare vittoria dopo vittoria, perché le capacità, quando ci sono, come nel suo caso, si possono esprimere in tutti i modi, al punto che è diventata un esempio di forza, coraggio, determinazione per tutti.
E’ diventata una vincente impegnandosi nello sport; anzi, nella regina degli sport, l’atletica leggera, anche gareggiando nelle stesse competizioni dei “normodotati”, con lo spirito decoubertiano di chi la sua gara l’ha già vinta semplicemente raggiungendo il traguardo e smentendo chi aveva preconizzato per lei un futuro in carrozzina. E allora, sfida dopo sfida, vittoria dopo vittoria, Laura Coccia è diventata un simbolo d’impegno civile e politico a favore di chi vive condizioni simili alla sua, tanto da essere stata scelta come candidata in posizione eleggibile alle scorse elezioni Politiche da Pierluigi Bersani in persona.
Lei che ha vissuto lo sport come metafora di vita e riscatto sociale forse anche meglio dei Pistorius e degli Zanardi “Perché – ama dire Laura Coccia – lo sport t’insegna a rispettare le regole” ha parlato a cuore aperto, andando ben al di là dell’esposizione della proposta di legge e il suo travagliato iter parlamentare, scaldando le anime dei presenti sia quando ha suscitato commozione e rabbia e sia quando ha trasmesso, con l’entusiasmo dei suoi pochi anni, energia, ottimismo e gioia di vivere a tutti quelli che hanno avuto modo di partecipare alla bellissima serata, al termine della quale ha immediatamente lasciato Galatro, ospite di Vito Crea e dei suoi amici della costa Ionica.
(1.4.14) IL COMUNE DI CARAFFA DEL BIANCO E I DIRITTI DEI BAMBINI DIVERSABILI - Qualche settimana fa si è tenuto a Galatro, organizzato dall’ADDA, l’associazione per i diritti dei bambini diversamente abili, un convegno con la partecipazione di numerose personalità e impreziosito dalla presenza dell’onorevole Laura Coccia, il cui racconto della personale vicenda di disabile che ha vinto la disabilità ha emozionato tutti.
In quella occasione si è discusso soprattutto delle difficoltà dei Comuni a sostenere un livello di spese adeguato a garantire i diritti di questi bambini, costituzionalmente tutelati. Da parte di tutti si è riconosciuto che in tempi di patto di stabilità le difficoltà sono oggettive, non immaginarie. Sarà anche vero, ma è altresì indubbio che la destinazione delle risorse (per quanto assottigliate) è in primo luogo un problema di volontà politica.
Lo dimostra il caso di Caraffa del Bianco, un piccolo centro sullo Ionio la cui amministrazione, guidata dal sindaco Stefano Umberto Marrapodi, ha trovato il modo, evidentemente tagliando i patrocini per sagre, luminarie e celebrazioni varie, non solo di garantire i diritti all’assistenza educativa dei due bambini diversamente abili cittadini di Caraffa, ma di assicurare la continuità del servizio mediante la stipula di contratti a tempo determinato (per tutta la durata dell’anno scolastico) con educatori professionali scelti, in base ai curricula, di concerto con l’ Istituto Comprensivo e l’unità multidisciplinare dell’ASP.
Una formula che consente, peraltro, di evitare reiterati avvicendamenti, non certo proficui sotto il profilo psicologico e didattico. Non c’è che dire: una soluzione ottimale che l’Associazione ADDA ha deciso di proporre a tutti gli altri Comuni della Provincia, monitorandone il bilancio per verificare se i diritti dei bambini diversamente abili sono davvero una priorità. “E’ giunto il momento - ha detto Vito Crea - di uscire dalla retorica e di passare ai fatti: gli amministratori comunali debbono assumersi le loro responsabilità”.
(23.4.14) ANCHE IL COMUNE DI GALATRO ADERISCE ALL'INIZIATIVA DELL'ADDA - Qualche settimana fa si è tenuto a Galatro, organizzato dall’ADDA, l’associazione per i diritti dei bambini diversamente abili, un convegno con la partecipazione di numerose personalità e impreziosito dalla presenza dell’onorevole Laura Coccia, il cui racconto della personale vicenda di disabile che ha vinto la disabilità ha emozionato tutti.
In quella occasione si è discusso soprattutto delle difficoltà dei Comuni a sostenere un livello di spese adeguato a garantire i diritti di questi bambini, costituzionalmente tutelati. Da parte di tutti si è riconosciuto che in tempi di patto di stabilità le difficoltà sono oggettive, non immaginarie. Sarà anche vero, ma è altresì indubbio che la destinazione delle risorse (per quanto assottigliate) è in primo luogo un problema di volontà politica.
Recente il caso di Caraffa del Bianco, un piccolo centro sullo Ionio la cui amministrazione, guidata dal sindaco Stefano Umberto Marrapodi, ha trovato il modo, evidentemente tagliando i patrocini per sagre, luminarie e celebrazioni varie, non solo di garantire i diritti all’assistenza educativa dei due bambini diversamente abili cittadini di Caraffa, ma di assicurare la continuità del servizio mediante la stipula di contratti a tempo determinato (per tutta la durata dell’anno scolastico) con educatori professionali scelti, in base ai curricula, di concerto con l’Istituto Comprensivo e l’unità multidisciplinare dell’ASP. Una formula che consente, peraltro, di evitare reiterati avvicendamenti, non certo proficui sotto il profilo psicologico e didattico.
L’Associazione ADDA ha deciso di proporre il modello Caraffa del Bianco a tutti i Comuni della Provincia. E’ perciò con enorme soddisfazione che apprendiamo che il Comune di Galatro, guidato dal sindaco Carmelo Panetta, ha aderito all'invito dell'Associazione ADDA e integrerà, per l’anno scolastico 2014-15, il contributo provinciale con fondi del bilancio comunale garantendo una figura professionale specializzata, ai sensi del DL 112/98, per l’intero anno scolastico all’unica alunna che fruisce dell'art.3 comma 3 della legge 104/92 e che frequenta la scuola primaria del nostro ridente centro termale.
Grande soddisfazione da parte del presidente dell'ADDA, Vito Crea, il quale auspica che l’impegno dei sindaci di Caraffa del Bianco e di Galatro venga seguito dagli altri amministratori, nella certezza che la sensibilità e la civiltà del popolo calabrese si misura anche da questo.
c. f.: 91024340803
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