MAPPA METEO RECAPITI UTILI MERCATINO FOTO CODICE FISCALE PAGINE RADIO GALATRO IERI E OGGI FIRME
Archivi Generali  
< set 04 Cronache - Ottobre 2004 nov 04 >

1.10.04 - Consiglio Comunale straordinario sulle Terme

5.10.04 - Il Consiglio aperto e la fiera dell'ovvio

14.10.04 - Si pensa a riorganizzare i partiti

14.10.04 - Disertata una riunione di Maggioranza

26.10.04 - Sorrentino dimissionario a sorpresa

27.10.04 - Situazione politica sempre più confusa

29.10.04 - Surroga riuscita grazie all'Opposizione





(1.10.04) CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO SULLE TERME - Il Consiglio comunale è stato convocato in seduta straordinaria, aperta agli interventi del pubblico, per sabato 2 ottobre alle 17,30 con all’ordine del giorno la difficile situazione delle Terme dopo la decisione del concessionario della gestione di sospendere la stagione termale a causa della drastica riduzione, da parte dell’ASL, degli accrediti per le prestazioni erogate in convenzione.
Sarebbe il caso si capisse che il problema Terme non potrà essere affrontato, da qui all’eternità, nella logica dell’emergenza, che come altre volte è capitato verrà prima o poi tamponata. A dover essere affrontato è il problema strutturale, vale a dire la congruità della soluzione indotta dalla delibera di Giunta del 3 agosto 2000. Non si può essere, infatti, così poco creativi, o così ottusi, da pensare che le clausole contrattuali siano una gabbia d’acciaio. Non sarebbe nell’interesse dell’Amministrazione, della comunità di Galatro, dello stesso concessionario. Una “mossa del cavallo”, per dirla con Camilleri, andrebbe quantomeno tentata.


Torna ai titoli


(5.10.04) IL CONSIGLIO APERTO E LA FIERA DELL'OVVIO - Il Consiglio comunale aperto svoltosi sabato 2 ottobre con la partecipazione, tra gli altri, di rappresentanti dei consigli regionali e provinciali – Pisani e Barillà - si è risolto in una fiera di banalità, in una teoria di interventi, fatti evidentemente solo per dare aria ai denti, nei quali non è mai emerso, se non incidentalmente e in modo ellittico, il problema strutturale: la insufficiente capacità di approvvigionamento finanziario del concessionario della gestione.
Che la drastica riduzione degli accrediti da parte dell’ASL – non importa se con atto del Direttore generale o del Commissario ad acta - corrisponda solo ad una logica di tagli sulla base di discriminazioni politiche o semplicemente cervellotiche, non v’è chi possa metterlo minimamente in dubbio; come non v’è chi non consenta con l’opportunità di realizzare il massimo della mobilitazione per difendere gli attuali 26 posti di lavoro e quelli che si potrebbero aggiungere.
E’ però vero che sulle Terme bisognerà prima o poi riprendere – o cominciare - a ragionare fuori della logica dell’emergenza, pensando a formule che rivedano, correggano, riconfigurino l’attuale assetto dei rapporti proprietà (Comune)-concessione (Terme Service).
Avendo ben chiari gli obiettivi da raggiungere: 1°- garantire adeguate risorse finanziarie per fronteggiare le emergenze e supportare la realizzazione del piano industriale (o comunque di un piano industriale) tenendo ben d’occhio i risvolti occupazionali; 2°- sviluppare una coerente politica delle infrastrutture, del contesto ambientale, atteso che nessuno si augura che le Terme, quand’anche decollino, siano una classica cattedrale nel deserto, sganciate economicamente, socialmente, culturalmente dalla comunità di Galatro; 3°- diversificare, nel contesto termale, l’offerta, per evitare la monocoltura che finisce per imporre, inevitabilmente, tipologie contrattuali cosiddette flessibili – cioè precarie - in una logica di mero contenimento dei costi dettata da margini esigui di remunerazione.
Il punto è, anche se siamo solo noi a dirlo, che bisogna porsi la "grundquestion", la domanda fondamentale sull’adeguatezza – verificata toto coelo - di quanto ha costituito il portato della delibera di Giunta del 3 Agosto 2000.


Torna ai titoli


(14.10.04) SI PENSA A RIORGANIZZARE I PARTITI - La crisi della maggioranza consiliare – che appare congelata - ha scatenato un lavorio sottotraccia che potrebbe sfociare nella riapertura delle sezioni, da tempo scomparse dal panorama cittadino.
Presto, a quel che si dice, riapriranno i battenti – con una nuova sede - i Diesse, i cui tempi di riorganizzazione dovranno essere accelerati per l’incombere delle assise periferiche del Congresso nazionale (la cui celebrazione è prevista in febbraio). Sui Diesse avrà certamente ripercussioni la spaccatura della maggioranza consiliare. Starebbe infatti per essere risuscitato il Comitato Tromba, sorto nel 1990 per sostenere la battaglia giudiziaria tesa all’invalidazione (poi ottenuta) delle elezioni amministrative di quell’anno (le ultime vinte da Marazzita). Nell’ordine delle possibilità, se non delle probabilità, anche l’esordio dell’Ulivo, per dare un’opportunità di militanza politica ad elettori e simpatizzanti di centrosinistra che non si riconoscono nella tradizione e nella cultura politica dei Diesse.
Sempre a sinistra c’è da registrare la riorganizzazione – con l’apertura di una nuova sede - di Rifondazione comunista dopo la defezione di Rino Dell’Ammassari (del quale i nuovi organismi dirigenti del partito sarebbero pronti a reclamare le dimissioni da assessore) e la possibile comparsa dello SDI di Boselli.
Anche a destra qualcosa si muove. E’ in atto un tentativo di rimettere assieme la DC dei tempi che furono, probabilmente sotto le insegne del partito di Follini, Casini e Buttiglione, i Cristiano Democratici Uniti.


Torna ai titoli


(14.10.04) DISERTATA UNA RIUNIONE DI MAGGIORANZA - Continua l’impasse della maggioranza. Una riunione convocata per discutere di terme, museo civico e altri importanti argomenti è stata disertata dai cinque consiglieri dissidenti.
Alla lettera-documento dei cinque il sindaco ha risposto facendo come se nulla fosse successo, nella speranza di recuperarne qualcuno o confidando nello stellone.
Le regole elementari della politica suggeriscono, a questo punto, che dovrebbe essere proprio il sindaco a prendere l’iniziativa, recuperando il suo ruolo istituzionale con l’azzeramento della Giunta (cioè col ritiro delle deleghe a tutti gli assessori rimasti in carica) e la ripresa della discussione per approdare a una soluzione da tutti condivisa (ovvero a ciascuno meno sgradita). A meno che non sia in preda ad una sorta di "cupio dissolvi", con la volontà di porre fine all'esperienza amministrativa.


Torna ai titoli


(26.10.04) SORRENTINO DIMISSIONARIO A SORPRESA - Uno dei cinque consiglieri che si erano dissociati dalla maggioranza, Carmelo Sorrentino, ha improvvisamente presentato le dimissioni da consigliere. Il Consiglio comunale, già convocato per venerdì 29, lo surrogherà con Gaspare Sapioli.
Lo scenario cambia così significativamente. Poiché il consigliere surrogante si attesterà, verosimilmente, sulle posizioni dei consiglieri rimasti a fare quadrato intorno al sindaco Giovanni Papa, si può dire che quest’ultimo abbia segnato un punto a proprio favore.
Non si conoscono le ragioni che hanno indotto Sorrentino a compiere questa mossa a sorpresa. Si parla di stanchezza, disaffezione et similia. L’esito finale della partita resta comunque quanto mai incerto.


Torna ai titoli


Gaspare Sapioli (27.10.04) SITUAZIONE POLITICA SEMPRE PIU' CONFUSA - La situazione politica è sempre più confusa. E’ a rischio la surroga, nel consiglio comunale convocato per venerdì sera, del dimissionario Carmelo Sorrentino con Gaspare Sapioli. Intanto perché, se non accadranno fatti allo stato imprevedibili, la seduta dovrebbe andare deserta; secondariamente per le posizioni sempre più divaricate nel gruppo dei sette rimasti a sostenere il sindaco Papa.
Una riunione di preconsiglio, come s’usava dire, è in programma per giovedì sera. Sarebbe strano se Sapioli, che diventerebbe consigliere a pieno titolo subito dopo l’espletamento del primo punto all’ordine del giorno (appunto la surroga), non venisse invitato. Il fatto è, però, che qualcuno teme che Sapioli, entrando nel gruppo, possa far saltare accordi già presi o impedire che vengano rivisti in una certa direzione. Così si dice che qualche consigliere abbia lanciato al sindaco un ultimatum: o nomina l’assessore che dovrà sostituire Cuppari prima della riunione di consiglio (entro giovedì sera) oppure si troverà di fronte ad un’altra defezione.
A tentare di porre fine a quest’anarchia in cui ognuno va per sé senza minimamente curarsi, non diciamo dell’interesse ma del quadro generale, dovrebbe essere un’iniziativa del sindaco, la cui inerzia (sempre più manifestamente autolesionistica) non si sa a cosa attribuire. Cedere ad ogni diktat solo per durare un po’ di più non ci sembra cosa degna di lui. Il sindaco, se c’è, è bene che batta un colpo.


Torna ai titoli


(29.10.04) SURROGA RIUSCITA GRAZIE ALL'OPPOSIZIONE - La surroga del dimissionario Carmelo Sorrentino con Gaspare Sapioli è passata grazie al soccorso di due consiglieri d'opposizione, Carmelo Distilo della Colomba e Antonella Cambareri della Pala con spighe, che rompendo la disciplina dei rispettivi gruppi hanno preso posto tra gli scranni del Consiglio comunale assicurando il numero legale e rendendo valida la seduta.
Né Distilo né la Cambareri hanno fornito motivazioni politiche della loro decisione di sostenere, di fatto, la maggioranza. Non si capisce perciò se si tratta di un fatto estemporaneo oppure se si è di fronte a una nuova geografia del Consiglio.
La seduta si è caratterizzata, oltre che per l'intervento d'esordio di Gaspare Sapioli (che pubblichiamo sotto integralmente), per un durissimo attacco del Sindaco Papa all'ex assessore Cuppari (assente). Cuppari, ha detto Papa, continua a rapportarsi alle varie istituzioni (la Comunità montana in particolare) come se fosse ancora rappresentante dell'Amministrazione ed eserciterebbe fortissime pressioni sui consiglieri di maggioranza per trarli dalla sua parte. Di fronte ad accuse di tale gravità è prevedibile una reazione a stretto giro di posta da parte di Cuppari. La partita resta quanto mai aperta.
Ecco il testo integrale dell'intervento di Gaspare Sapioli:

Dichiarazione al Consiglio Comunale del 29 ottobre 2004

Signor Sindaco, Consiglieri ed Assessori,

Non vi nascondo che l'arrivo della convocazione del Consiglio Comunale con all'Ordine del giorno la surroga del consigliere Carmelo Sorrentino e quindi il conseguente subentro del sottoscritto come primo dei non eletti, mi ha destato parecchio stupore, non senza un responsabile senso di preoccupazione per quello che sta succedendo nell'Amministrazione Comunale. Tuttavia se sono chiamato a svolgere la funzione di Consigliere comunale, nel rispetto a chi mi ha votato nel 2001, ma soprattutto per l'affetto e la passione che sento di avere per il mio paese e verso l'impegno politico e civile che penso mi abbia sempre caratterizzato, accetto volentieri l'impegno, pur nella coscienza di quanto sia impegnativo sul piano personale. Penso che ognuno di noi quando siamo chiamati ad assolvere il compito di amministratori comunali, non dobbiamo mai dimenticare che in ballo c'è il nostro paese, l'interesse collettivo, la necessità di contribuire a migliorare la qualità della vita e dello stare a Galatro.
Ogni nostra azione deve avere questo obbiettivo.
Anche per la mia passata esperienza amministrativa, vi dico che spesso è facile cadere nella trappola di chiudersi a riccio, guardare le questioni interne, dimenticando lo spirito di servizio che deve animare il nostro impegno. Personalmente ho aderito alla Lista "Tromba" con questo animo, identificandomi con la tradizione democratica e di sinistra che questa lista ha sempre avuto nel nostro paese. Abbiamo gestito come lista Tromba questo paese, con dimostrazione di capacità ed affetto, portandolo a livelli di civiltà e modernità al pari di molti altri paesi della Piana.
La prima affermazione convinta che voglio fare con forza e decisione è che non accetterò che tutto ciò venga smentito, venga affossato da divisioni, spaccature interne alla maggioranza che abbiano perso di vista gli obiettivi che ci siamo prefissi con la lista Tromba.
Non ho avuto modo di capire i motivi delle dimissioni del Consigliere Sorrentino, a lui voglio ufficialmente rinnovare la mia stima e sicuramente la mia gratitudine per aver svolto il suo ruolo in questi anni con impegno, capacità e responsabilità. Sicuramente avremo modo di discutere e chiarire in sede politica i motivi, così come spero che il Sindaco s'impegni a chiarire ogni dubbio in seno alla maggioranza consiliare insieme alla lista ed a tutti i nostri sostenitori, cioè con chi ha creduto in noi.
Ero convinto e sono convinto che il programma di questa Amministrazione costituisce un positivo contributo per continuare la crescita di Galatro. Ma senza nascondersi dietro un dito, dico chiaramente che affinché questa Amministrazione ritorni a quel programma ed a quell'impegno che abbiamo promesso agli elettori, e che ripeto non va mai dimenticato, occorre smetterla con le polemiche, le frantumazioni e le prese di posizione personali e personalistiche. Nessuno è autorizzato ad anteporre fatti personali agli obiettivi comuni che abbiamo condiviso.
Questo vortice caotico, di lettere, di astensioni, di assenze, di polemiche insomma deve finire, affermando un grande senso di responsabilità.
I cittadini di Galatro vogliono vedere affrontati e risolti i problemi del paese: altri fatti, interessi e soprattutto beghe personali non li riguardano. Al Sindaco come e primo cittadino e come esponente principale della lista Tromba chiedo che tutte le questioni interne si riportino all'interno della maggioranza e dei partiti che l'hanno sostenuta. Mi sento lontano dai possibili balletti e/o toto assessori, toto rappresentanti alla Comunità Montana e via di seguito. Sono interessato a rilanciare l'azione di questa Amministrazione che ha il dovere di attuare il programma che io stesso ho contribuito a scrivere. Su questo sono disponibile a lavorare insieme. La mia tradizione politica così come la mia adesione convinta al partito dei Democratici di Sinistra, mi porta a lavorare, senza scoraggiamento per il fine collettivo. Per questo invito anche gli altri componenti, compreso Carmelo Sorrentino a non mollare e continuare a lavorare insieme.
Sono convinto che il Sindato ha il diritto-dovere di fare le scelte amministrative che ritiene opportune: la legge evidentemente lo consente. Ma nello stesso tempo sono convinto, che la buona Amministrazione si attua con il coinvolgimento e la partecipazione, soprattutto quando si fanno scelte importanti. Solo così penso si può evitare quello che sta succedendo nel nostro paese: Non mi rassegno ad una condizione da "grande fratello" con le continue 'nomination' di assessori e/ o di esclusioni. Dobbiamo avere uno scatto di orgoglio, difendendo la nostra tradizione, l'impegno che abbiamo sempre profuso per Galatro. Facciamo evidentemente tutti un passo indietro per poter andare avanti: il Sindaco, l'ex sindaco, gli assessori ed i consiglieri. Riportiamo la discussione sui giusti binari, che vuol dire confrontarsi, fare bilanci, verifiche sui fatti, ritornare al ruolo dei partiti. LO dico anche in senso autocritico, ma ritornare ai partiti, per me vuole dire eliminare atteggiamenti personalistici e arbitrari. Voglio dire chiaramente che il mio ruolo di consigliere lo voglio assumere, rimarcando la mia adesione come DS al gruppo di maggioranza.
Dico questo, facendo una forzatura anche su me stesso, senza rinnovare fatti e questioni che pure ci sono stati nell'ultima campagna elettorale ai danni del sottoscritto. Assumo quest'impegno quindi con responsabilità, ma, lo voglio dire con chiarezza, senza deleghe in bianco e senza fiducie aprioristiche, o senza assistere passivamente a piccoli giochi di potere, a decisioni perse sulla testa di tutti. Soni convinto che ci sono le possibilità per rilanciare l'azione amministrativa se riusciremo a ricreare il senso collettivo, senza necessità di farsi "primedonne" e senza primogeniture e gelosie di sorta.
Per tutto ciò penso che stasera dobbiamo fare una discussione approfondita e sincera, che però non può chiudersi in una seduta di Consiglio. Occorre trovare spazi di confronto più ampi. Sono convinto che non siamo, come maggioranza, in grado di prendere decisioni, e propongo che una nuova fesa amministrativa parta da scelte e soluzioni condivise e non affrettate.
Oggi a Roma si è firmato per costruire una nuova Europa, permettetemi la battuta, stasera a Galatro firmiamo per una nuova Galatro.
Gaspare Sapioli


Torna ai titoli

INDIETRO

Copyright @ Associazione Culturale del Metramo 1999 -