(6.6.10) CENTRODESTRA GALATRESE: PROVE DI RICOMPOSIZIONE - La politica galatrese si è rimessa in movimento. Alla rinascita del Coordinamento Tromba ha fatto da contrappunto la riaggregazione del centrodestra, le cui componenti avrebbero raggiunto una sostanziale unità d’intenti durante una serie d’incontri (alcuni dei quali conviviali) avvenuti nel mese di maggio.
In assenza, finora, di un’uscita pubblica, non si può che provare a immaginare quali siano questi intenti, aiutandosi con quel che “si dice”. Si tratterebbe, par di capire, di cambiare decisamente registro rispetto al passato provando a dialogare con tutte le forze disponibili a cooperare a un progetto per la rinascita o, se si preferisce, per la sopravvivenza di Galatro, superando le contrapposizioni che hanno sempre diviso il paese e i personalismi che le hanno alimentate. Dovrebbe essere così possibile l’elaborazione di una comune visione e di un’idea condivisa del futuro.
Il programma, se dovesse essere davvero questo, suscita un indubbio interesse. Ma le perplessità non mancano. In primo luogo, un progetto così innovativo dovrebbe essere affidato a una rappresentanza completamente rinnovata; in secondo luogo, è necessario che sull’altro fronte si trovino interlocutori sulla stessa lunghezza d’onda; in terzo luogo, è altresì necessario il sostegno convinto, senza riserve, di tutti i “notabili” e la disponibilità di ciascuno di essi a valutare, eventualmente, l’opportunità di fare un “passo indietro”, cioè a non candidarsi. Soltanto i prossimi eventi, se ci saranno, contribuiranno a sciogliere i dubbi, a chiarire se la strada imboccata è questa e, soprattutto, se c’è la determinazione a percorrerla fino in fondo.
A sinistra, intanto, non si registra nessun seguito all’apertura della sede del Coordinamento Tromba. Quel che s’intuisce è la divisione tra “progressisti” e “conservatori”. I primi sarebbero dell’avviso che sia il caso di uscire dallo schema destra-sinistra dominante dal 1946 per andare alla ricerca di nuove strade e nuove formule; i secondi sono ancorati alla tradizione, al vecchio simbolo presente in pressoché tutte le competizioni del dopoguerra.
Saranno, le prossime, le elezioni del grande rimescolamento? L’ardua sentenza sarà pronunciata quanto prima.